Da oltre 100 giorni la famiglia di Irene Cristinzio, ex professoressa 64enne di Orosei, scomparsa nel nulla la mattina dell'11 luglio, attendeva una notizia che desse un po' di speranza. La donna sarebbe stata vista alcuni giorni fa a Roma. Era intenta a fare la spesa in un negozio di alimentari nei pressi della basilica di San Pietro. A segnalare la presunta presenza nella capitale della donna scomparsa è stata una signora romana.
Dopo aver visto la segnalazione della scomparsa alla trasmissione Quarto Grado, la donna ha pensato di aver riconosciuto nelle foto di Irene Cristinzio la donna incontrata il giorno prima a San Pietro. "Penso - riporta la Nuova Sardegna - di aver visto sua moglie – ha scritto la donna romana in una mail inviata all'indirizzo di posta elettronica del marito, Antonino Nanni, lasciato dalla famiglia come punto di contatto per qualsiasi segnalazione.
"La somiglianza era forte, sia nei tratti del viso, sia per statura e corporatura. Era un po’ dimessa, ma l'ho sentita parlare e si capiva che era una persona istruita con una buona padronanza dell’italiano". Una segnalazione che ha comprensibilmente mandato in fibrillazione tutti i familiari della Cristinzio, che dal giorno della scomparsa temono sia rimasta vittima di un rapimento anomalo.
Una testimonianza che peraltro ha avuto un prima seppur parziale conferma. Dietro richiesta dei congiunti di Irene Cristinzio, la signora romana ieri mattina è tornata in Vaticano per chiedere notizia di quella donna al titolare del negozio di alimentari. Anche lui ricordava quella signora bionda, dall'aspetto dimesso ma dal portamento e dalla parlata distinta, e ha aggiunto un altro importante particolare: "E' da circa tre mesi che quella donna viene saltuariamente a fare la spesa in negozio – ha detto l'uomo – e prima non l'avevo mai vista".
Da capire, nel caso si trattasse davvero della professoressa di Lettere, il motivo del suo allontanamento e chi l'avrebbe aiutata a lasciare la Sardegna.