Dopo la Clericus Cup di calcio, la Santa Sede si lancia nel mondo dello sport con una squadra di cricket. Niente giardini curati e sandwich coi cetrioli, però, il Vatican Cricket Club sarà composto principalmente da seminaristi indiani e pakistani. Sì, perché il cricket, otre che tra la nobiltà inglese è seguitissimo anche nelle ex colonie inglesi, India, Pakistan, Bangladesh, paesi per lo più di religioni non cattoliche, come l’indù e l’islam.
Il cricket, infatti, – spiega il sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Cultura, mons. Melchor Sanchez de Toca – è un’occasione per favorire il dialogo interreligioso e ''segue l'indicazione di Papa Francesco, grande appassionato di sport, di aprirsi alle periferie del mondo''.
Per questo – continua – il cricket “può essere un’occasione di dialogo con le altre religioni'', ed esprime l'auspicio che la squadra della chiesa anglicana ''possa essere il primo avversario'' del Vaticano su un campo di cricket.
Il Papa e il Vaticano hanno a lungo sostenuto che lo sport è un bene per la mente, il corpo e l’anima, e il club di cricket è l' ultima iniziativa volta a utilizzare lo sport per sviluppare il dialogo con il mondo contemporaneo. Il Vaticano ha già il suo torneo di calcio, "Clericus Cup", che vede confrontarsi le guardie svizzere contro i seminaristi del Collegio Americano del Nord e di altre squadre.
Adesso grazie al cricket si può arrivare anche al mondo islamico. “Sarebbe un'occasione molto speciale” se seminaristi di università pontificie di Roma, un giorno giocassero con studenti delle scuole religiose musulmane o indù del subcontinente indiano” – ha detto l’Ambasciatore dell'Australia presso la Santa Sede, John McCarthy.
Il Vatican Cricket Club prevede di contare su circa 250-300 studenti e sacerdoti in Vaticano e sarà presieduta da padre Theodore Mascarenhas, sacerdote di origini indiane. Il cricket è già diffuso in maniera informale in varie università pontificie di Roma ed è proprio da queste singole squadre che verranno scelti i giocatori che scenderanno in campo già dalla prossima primavera.