Manca un mese alla data attesa per anni dai videogiocatori: quella dell'uscita delle console di nuova generazione. Ps4 e Xbox One promettono di rivoluzionare i videogame: la prima ad uscire, il 22 novembre, sarà la console Microsoft. E il suo nome è una dichiarazione d'intenti. One, perché in un solo "aggeggio" si concentra quello che una volta richiedeva più apparecchi: videogame, cinema, televisione, musica, videochiamate, gioco online, persino un valido maestro per fare yoga o ginnastica in salotto. E One anche perché la console è "ritagliata" a misura d'utente: l'inscindibile Kinect, la telecamera biometrica che l'accompagna, è così potente da riconoscere i tratti somatici e i vestiti che si portano addosso, trasformando ogni persona in un utente unico e inconfondibile. Tgcom24 ha intervistato il vicepresidente europeo della Interactive Entertainment Business di Microsoft, Chris Lewis, che scongiura alcune tra le paure degli videogiocatori: "Ci sarà da divertirsi. Giochi usati e supporto fisico? Gli utenti sono i nostri padroni: decidono loro".
Il mondo dei videogiochi è cambiato molto dal 2002 quando fu lanciata l’Xbox: che cosa bisogna aspettarci da questa nuova generazione di console?
Abbiamo sempre seguito, e tuttora continuiamo a seguire, la voce dei nostri utenti e questo ci ha aiutato a perfezionare il progetto. I videogiocatori si possono aspettare quello che hanno sempre avuto: grandi giochi. E poi sarà accontentato anche chi si aspetta che la tecnologia faccia sempre di più. Così con Xbox One, basta la voce per passare da un gioco a un film, guardare la televisione o fare una telefonata su Skype, ascoltare musica o fare fitness: tutto più potente e intuitivo, grazie al cloud e al Kinect.
Ha parlato di tecnologia cloud: cosa aggiungerà a questa generazione?
Ci sono diversi vantaggi. E nuove possibilità di gioco: per esempio il cloud permette di creare un mondo “parallelo” dove tutti i giocatori continuano a esistere anche quando la loro console è spenta. Come in Forza Motosport 5: il vostro pilota virtuale (il drivatar) continua a gareggiare anche quando voi non siete fisicamente alla console, riproducendo lo stile di guida e le caratteristiche che, giocando, gli avete “insegnato”. Questo vi permetterà, per esempio, di continuare ad accumulare punti, ma anche di sfidare i vostri amici in qualsiasi momento.
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Ma Xbox One è solo per “smanettoni” o è adatta anche a chi ama, per esempio, utilizzarla per fare ginnastica?
Parte della bellezza di Xbox One, è che si adatta perfettamente all'intera famiglia. E’ una console a misura di utente. Io per esempio posso usarla per giocare a Forza, mio figlio invece a Fifa 14 e mia moglie per guardare la tv, film o ascoltare musica. C'è spazio per tutti. E il nuovo Kinect è capace di riconoscere anche i tratti somatici dei singoli utenti. Così, non si potrà più barare nemmeno quando si fa ginnastica, magari facendo fare gli esercizi piu’ faticosi a un altro!
E invece chi preferisce i videogiochi “vecchio stile” cosa potrà trovare il 22 novembre al lancio? Qual è il miglior titolo e quale la sorpresa?
A parte Forza 5, di cui ho già parlato, mi viene in mente Ryse, un gioco d’azione e combattimento che ricrea l'antica Roma, gettando il videogiocatore nel caos campale delle battaglie ravvicinate tra legionari. O ancora l’invasione di zombi di Dead Rising 3. Quanto alle sorprese, penso che Project Spark, un gioco che lascia spazio alla creatività per inventare nuovi ambienti e sfide da condividere online, sarà davvero sorprendente.
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Il vostro percorso è stato in salita: con la prima Xbox vi siete gettati in un mercato completamente monopolizzato dalla Playstation e da Nintendo. Come siete riusciti a emergere?
Quando lanciammo la prima Xbox, in molti pensavano che fossimo pazzi e che non avremmo mai potuto convincere dei videogiocatori abituati ad altro. Ma noi c’eravamo "fissati": volevamo realizzare grandi giochi, immaginavamo già il gioco online e aspiravamo a riunire in una sola console altre esperienza di intrattenimento (film, musica, ecc.). E le nostre idee si sono nel tempo dimostrate vincenti.
Eppure alla presentazione di Xbox One aveva fatto clamore la notizia che non sarebbe stato possibile utilizzare giochi usati, grazie a un sistema di riconoscimento che “legava” ogni copia di un gioco a un unico account...
Non è piu’ così. Abbiamo ascoltato il nostro pubblico e abbiamo fatto marcia indietro. Voglio essere chiaro al 100%: potrete comprare e vedere giochi usati esattamente come avviene oggi.
Una cosa che invece cambia è, come per musica, libri e film, il digital delivery, ossia la possibilità di scaricare direttamente il gioco, comprandolo online, rinunciando al classico “dischetto”: è questa la direzione per il futuro?
Penso che gli utenti si siano fatti sentire chiaramente: vogliono poter scegliere. Scegliere se comprare, vendere o scambiarsi i giochi sul supporto "fisico" come hanno sempre fatto, o avere la possibilità di scaricarlo. Ma credo che con il tempo la maggior parte degli utenti Xbox One sarà "nativa digitale", abituta a fare a meno dei supporti fisici. A quel punto ci sarà un cambio totale: ma saranno i videogiocatori a decidere quando.