Duro affondo dei giovani di Confindustria al governo. "Se annuncia come trionfo quello di essere riuscito a sventare l'aumento delle tasse, significa che è sordo alla voce del Paese reale", dice infatti il presidente Jacopo Morelli. Nel mirino dell'associazione degli industriali le riforme ancora "nemmeno ipotizzate" e un Parlamento "che non ha nemmeno la forza e la dignità di darsi una legge elettorale decente".