Il Senato e la Camera americani hanno votato sì all'accordo sull'aumento del tetto del debito del Paese. "Abbiamo raggiunto il compromesso per alzare il tetto del debito e riaprire il governo", aveva detto in precedenza il senatore democratico, Harry Reid, leader della maggioranza in Senato. Anche il Tea Party aveva annunciato la resa all'ostruzionismo. In nottata l'ok della Camera dei Rappresentanti.
Il Tea Party molla la presa - Il Senatore Ted Cruz, leader del Tea Party, non ha intenzione di andare avanti con manovre ostruzionistiche nei confronti dell'intesa. Era caduto così ultimo scoglio verso l'intesa finale.
Boehner: "Giovedì stop allo shutdown" - Alla fine anche lo speaker della Camera, John Boehner, aveva ceduto, annunciando che i deputati repubblicani non avrebbero bloccato l'intesa e che giovedì sarà posto fine allo shutdown. "Abbiamo combattuto una buona battaglia, ma non abbiamo vinto", ha ammesso sottolineando però come la lotta contro l'Obamacare continuerà. "Bloccare ora questo accordo bipartisan - ha aggiunto Boehner - non sarebbe una buona strategia".
Il default spostato di quattro mesi - La riapertura dello Stato Federale sino al 15 gennaio e l'innalzamento del debito sino al 7 febbraio. Oltre a modifiche fiscali marginali alla riforma sanitaria, la Obamacare. E' quanto prevede, in sintesi, l'accordo bipartisan raggiunto al Senato.
Repubblicani spaccati -Tra i favorevoli nessuna defezione tra i 198 democratici presenti in Aula alla Camera. Spaccato invece il gruppo repubblicano che alla House ha la maggioranza, con 87 favorevoli e 144 contrari
Obama plaude all'intesa - Il presidente Usa Barack Obama plaude l'intesa raggiunta al Senato e incoraggia la Camera a andare avanti su quella strada. Il presidente crede che l'accordo bipartisan possa servire a riaprire il governo e ad eliminare la minaccia del default per le famiglie e le imprese americane e per il mondo intero.
Anche Wall Street festeggia - Sulla scia dell'accordo bipartisan al Senato, Wall Street ha chiuso in forte rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l'1,35% a 15,373,38 punti, il Nasdaq è salito dell'1,20%, a 3.839,43 punti, mentre lo S&P 500 ha registrato un +1,38% a 1.721,47 punti.