Stamina, il ministero della Salute impone lo stop alla sperimentazione
Decisivo il parere negativo del Comitato scientifico. La Lorenzin: "Lo abbiamo bloccato perché pericoloso per i pazienti"
La decisione era nell'aria: arriva infatti lo stop alla sperimentazione del metodo Stamina che utilizza cellule staminali mesenchimali, ovvero del midollo osseo. La sperimentazione, si legge in un documento di "presa d'atto" del ministero della Salute, "non può ulteriormente essere proseguita".
La decisione di blocco della sperimentazione, si legge nel documento del ministero, è stata presa considerando il parere del Comitato scientifico e quello successivo dell'avvocatura dello Stato. Il parere del Comitato definisce il metodo stamina caratterizzato da "potenziali rischi", "inadeguata descrizione" e "insufficiente definizione del prodotto".
Lorenzin: "E' un metodo pericoloso" - "Purtroppo l'epilogo di questa vicenda non è stato positivo. La sperimentazione del metodo Stamina non può essere proseguita perché il metodo è pericoloso per la salute dei pazienti". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il comitato scientifico "composto dai massimi esponenti del settore - ha spiegato il ministro - ha dato una valutazione negativa del metodo ma non dando un giudizio a priori, bensì dando un giudizio in merito alla ripetibilità e sicurezza del metodo stesso". Nel percorso parlamentare, ha detto Lorenzin, "abbiamo ammesso delle deroghe alla normativa sulle sperimentazioni cliniche, ma nonostante tali deroghe l'esito è negativo perché non si rientra nei parametri per poter continuare questa sperimentazione".
Vannoni: "Il vero pericolo per i malati è la Lorenzin" - "Non è il metodo Stamina ad essere pericoloso per i malati, bensì il ministro Lorenzin e chi sta gestendo così male questa situazione, a fronte di una legge votata dal Parlamento che stabilisce l'avvio della sperimentazione". E' questo il primo commento del presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, allo stop alla sperimentazione del suo metodo annunciato dal ministro della Salute. Ora "l'obiettivo - ha detto Vannoni - è attuare la sperimentazione all'estero, possibilmente in Usa".
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