Uno dei motivi alla base dell'eterna lotta con la bilancia potrebbe essere la temperatura elevata nelle abitazioni. Lo dimostra uno studio condotto presso la Città della salute di Torino e pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Obesity.
Riscaldamento nemico della linea - Nella ricerca, guidata da Paolo Cavallo Perin, si afferma che il termostato impostato sui 20-21 gradi anziché 19 contribuisce a ridurre la spesa energetica dell'organismo favorendo l'obesità. La quantità di calorie che il soggetto spende per mantenere la temperatura corporea a 37 gradi, infatti, si riduce se la temperatura ambientale è piùelevata.
L'obesità - spiegano gli esperti - è una patologia multifattoriale ed è in costante aumento, sia fra gli adulti che fra i bambini e gli adolescenti. In Italia è in sovrappeso il 33,1% della popolazione e il 9,7% è obesa.