Un silenzio durato otto anni poi Rita Pavone ha deciso di tornare alla ribalta con un doppio cd "Masters", che esce l'8 ottobre. "Un sogno che si realizza, un omaggio ai cantanti che ho amato da Sinatra a Ray Charles", dice la cantante. Chi tra i giovani di oggi apprezza di più? "Mengoni, Emma e la Amoroso". Rita è stata una teenager di successo: "Sì ma erano altri tempi. A proposito ma Miley Cyrus nel suo video lecca il martello che usavo io?".
Ti eri ritirata dalle scene, come mai ci hai ripensato?
Questo è il mio sogno nel cassetto, il disco che avevo in testa di fare più di 50 anni fa. Sembra paradossale ma è così. A spingermi a realizzare questo mio sogno hanno contribuito i miei figli Giorgio e Alex mentre mio marito Teddy Reno si è assicurato che fossi soddisfatta.
Cosa hai provato quando hai visto che "Masters" era diventato realtà?
Sono impazzita quando ho avuto tra le mani il cd e le emozioni sono state le stesse di quando nel 1962 mi consegnarono il 45 giri "La partita di pallone".
Sarai ospite da Gianni Morandi per il grande evento a Verona?
Sì. In questo mondo volubile e volatile, l'amicizia con Gianni resiste e risale al 1962. Due persone che hanno lo stesso feeling possono fare la loro vita ma stimandosi sempre. Sono felice di questa rimpatriata e faremo un medley delle nostre canzoni oltre a un mio brano da "Masters".
Ci sarà un tour?
Mi piacerebbe cantare con la grande orchestra nei teatri. Ci stiamo pensando ma nulla di concreto. Intanto il cd vorrei uscisse in Germania, Brasile e in America Latina. Non escludo un secondo capitolo di "Masters".
Sei stata un'adolescente di successo ma i teenager di oggi sembrano fagocitati dal business...
Il mondo è cambiato. Ai miei tempi i miei genitori non mi facevano uscire. Oggi, invece, le adolescenti sono libere di far tutto quello che vogliono. A proposito ma il martello che usavo io, è lo stesso che lecca nel suo video la Cyrus?
Che impressione ti fa il mondo musicale oggi?
I giovani di oggi hanno delle voci pazzesche come Mengoni Emma e Amoroso ma devono sempre trovare qualcuno che li indirizzi in quello che vogliono veramente cantare e secondo il proprio sentire. Vedo cantanti che nei talent si propongono con un genere e quando escono ne propongono totalmente un altro, è come se una canta Betty Curtis e poi diventasse Tina Turner. Vorrei dunque che queste voci non si snaturassero mai