Dopo sette ore di discussione, anche a porte chiuse, la giunta per le Immunità del Senato ha votato sì alla decadenza per Silvio Berlusconi, condannato in terzo grado a quattro anni di reclusione per evasione fiscale. Quindici sì (di Pd, Sc e M5S), otto no (di Pdl, Lega e Gal). E' questo, secondo quanto si apprende, il risultato del voto sulla decadenza. Si è votato anche sulle cinque questioni poste da Berlusconi nella sua memoria difensiva.
16:53 - Stefano: "Crimi? Non era un motivo per sospendere la Giunta" - "Non era un motivo sufficiente per sospendere la seduta". Il presidente della Giunta per le Immunità, Dario Stefano, risponde così a chi gli chiede come mai non sia stata sospesa la seduta della Giunta dopo i tweet ed i post su Facebook di Vito Crimi (M5S).
16:46 - Stefano: "Entro 20 giorni parola al Senato" - "La relazione scritta recante le motivazioni della decisione sarà sottoposta alla giunta nella prossima seduta onde poter essere presentata al Senato entro il previsto termine di venti giorni dall'adozione della decisione". Lo ha detto il presidente della giunta del Senato Dario Stefano, al termine della seduta.
16:42 - Schifani: "Copione già scritto" - "Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani commentando la decisione della Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.
16:36 - GIUNTA VOTA SI' ALLA DECADENZA DI BERLUSCONI
16:25 - Grasso: "Istruttoria su possibili violazioni" - "Ogni comportamento dei componenti della Giunta che esorbiti dalle funzioni istituzionali, a tal punto da incidere sul regolare andamento dei lavori, richiede attenta e approfondita istruttoria su eventuali violazioni del Regolamento, da sottoporre agli organi competenti sotto profilo disciplinare che regolamentare". Dice Piero Grasso.
16:20 - Grasso: "Inqualificabile post di Crimi" - E' "del tutto inqualificabile e gravemente offensivo quanto scritto dal senatore Vito Crimi nei confronti del senatore Berlusconi durante la fase pubblica della seduta della Giunta. Tale comportamento verrà sicuramente valutato dagli organi competenti del Senato". Lo scrive in una nota il portavoce del presidente Piero Grasso.
13:10 - Schifani: "Sospendere i lavori!" - Il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, ritiene che l'attacco di Vito Crimi a Silvio Berlusconi via Facebook, mentre è in corso la riunione della giunta, "infici" la decisione della stessa. Pertanto ha chiesto al presidente del Senato, Pietro Grasso, e al presidente della giunta, Dario Stefano, "la immediata sospensione dei lavori" dell'organo parlamentare
12:51 - Schifani: "Crimi viola regole" - "Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle Elezioni è in Camera di Consiglio, l'esponente del M5S Vito Crimi sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato". Lo dice il capogruppo Pdl Renato Schifani in una nota.
11:14 - Avvocati Berlusconi: "Giunta viola il diritto, ricorreremo" - "Nessuna acquiescenza può essere offerta a chi non solo non è, ma neppure appare imparziale come la giunta del Senato. Non vi è dubbio che anche questa ulteriore violazione dei diritti costituzionali e dei principi della Convenzione Europea troverà adeguato rimedio nelle sedi competenti". Così gli avvocati di Berlusconi".
11:08 - Legali Berlusconi: "Impossibile difendersi" - "Non vi è possibilità alcuna di difesa né vi è alcuna ragione per presentarsi di fronte a un organo che ha già anticipato, a mezzo stampa, la propria decisione". Gli avvocati di Berlusconi Franco Coppi, Piero Longo e Niccolò Ghedini definiscono un "obbligo" non presentarsi davanti alla giunta, in quanto "non imparziale".
11:01 - Giunta in Camera di Consiglio - La Giunta per le Immunità del Senato si è riunita ora in camera di consiglio per decidere sulla decadenza del mandato di parlamentare di Berlusconi. La seduta pubblica è durata poco più di un'ora visto che i difensori del leader del Pdl non si sono neanche presentati.