IL DOLORE DEI COLLEGHI

Giuliano Gemma, il dolore dei colleghi

Da Stefania Sandrelli a Claudia Cardinale, il ricordo di chi ha lavorato con l'attore scomparso

La notizia della morte di Giuliano Gemma è arrivata improvvisa e inaspettata. E anche per questo più dolorosa. "E' una bruttissima giornata - dice Claudia Cardinale -. La morte di Giuliano mi colpisce profondamente. Non era solo bellissimo, era anche una persona stupenda". Stefania Sandrelli invece ricorda "Delitto d'amore", film girato insieme e portato a Cannes. " Sarebbe stato bello se ci avessero premiato, ma noi eravamo contenti lo stesso".

Dalla sua casa parigina la Cardinale ricorda l'amico e collega con commozione. "E' stato un trauma quando questa mattina ho saputo della sua scomparsa - racconta -, anche perché avevamo la stessa età. Era un po' di tempo che non lo vedevo perché ormai vivo a Parigi da tanti anni, ma l'ho incontrato tante volte, ho fatto tanti film con lui". E ovviamente la memoria non può che correre a un titolo in particolare... "Il Gattopardo di Luchino Visconti. Eravamo entrambi giovanissimi. E lui, che interpretava un garibaldino, era così bello, alto. Ma anche una persona straordinaria. Con lui ho sempre avuto un rapporto molto bello, mai nessun problema".

Squitieri: "Era un attore bravo per tanti generi" - Anche il regista Pasquale Squitieri è colpito dalla scomparsa di Gemma, "un patrimonio del cinema italiano e anche un simbolo". Il regista lo ha diretto in vari film, ''alcuni sono tra i più belli della sua carriera, penso al 'Prefetto di Ferro', a 'Corleone' e a 'Claretta'. Io ci metto anche 'Il deserto dei Tartari' di Zurlini, una prova difficilissima che lo ha rivelato come un grande attore''. Dispiace a Squitieri se Gemma viene ricordato solo per Ringo e il cinema western, ''perché è stato un attore per tanti generi e non andrebbe stereotipato così''. Giuliano Gemma ''è stato innanzitutto una scoperta di Luchino Visconti che gli affido' un piccolo ruolo nel Gattopardo e poi come Franco Nero e Terence Hill, per quella stessa generazione, e' stato un attore duttile, che si affidava al regista".

Sandrelli: "Dovevano farlo Cavaliere del Lavoro" - "Stringendomi a Baba, Giuliana, Vera, ricordo Giuliano", scrive Stefania Sandrelli in un ricordo commovente dell'amico collega. "Ironico, generoso, arguto, umile, sornione, affettuoso, solido, sensibile, curioso, affidabile, intelligente, disponibile, amico, discreto, responsabile. Avrebbe meritato l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Ricordo l'istinto, la duttilità, la responsabilità che hai messo in quel bellissimo film 'Delitto d'amore' di Luigi Comencini che abbiamo fatto insieme. A Cannes volevano premiarci, ti ricordi? Sarebbe stato bello, ma noi eravamo contenti lo stesso". 

Giorgio Cagnotto: "Perdo un carissimo amico" - E' addolorato l'ex campione di tuffi Giorgio Cagnotto, del quale Gemma era stato testimone di nozze. "Con lui mi sentivo periodicamente per scambiarci idee, confronti, e commenti sportivi. Giuliano era il primo a chiamarmi dopo un'impresa di Tania (la figlia - ndr), come è successo dopo le due medaglie di Barcellona". "La nostra amicizia risale a metà degli anni 60 - continua - quando ci allenavamo insieme all'Acquacetosa. Lui ha anche partecipato a un campionato di categoria da un metro, e ricordo riusciva a fare il doppio e mezzo avanti, un tuffo difficile per l'epoca. Eravamo un gruppo unito, giovane, spensierato insieme a Klaus Dibiasi e Italo Salice. Una sera, in occasione di un mio compleanno, organizzo' una festa a sorpresa a casa sua a Marino: mi trovai improvvisamente un un party insieme alle gemelle Kessler, Gianni Morandi, Mariangela Melato e tanti altri volti noti del cinema e tv".