RETI INTELLIGENTI

Il lampione smart taglia la bolletta

Non solo luce ma anche Internet e colonnina di ricarica con risparmi energetici

© Afp

Il lampione di domani non fornirà solo illuminazione. Ma anche connessione Internet wi fi, monitoraggio del traffico, gestione dei parcheggi, ricarica dei veicoli elettrici e supervisione contro l'abbandono rifiuti. I punti luce diventeranno fornitori dei servizi più vari per i cittadini. La città intelligente grazie alla connessione e all'interazione con i pali della luce, farà risparmiare tra il 30 e il 45% sulla bolletta elettrica. Un sistema di questo tipo è Minos System di Umpi, l'azienda dell'Emilia Romagna nel settore delle reti intelligenti o smart grid.

Sfruttare ciò che c'è già - Raffaele Villa, responsabile marketing di Umpi, spiega all'AdnKronos: “E' una piattaforma multifunzione, progettata, pensata e brevettata dalla nostra azienda. Le prime applicazioni risalgono a venti anni fa e si basa sull'illuminazione classica”.

Per trasferire dati e non solo, il sistema “ha saputo sfruttare le linee elettriche dei lampioni senza aggiungere altre infrastrutture”. Alla base di una città intelligente, “c'è la possibilità di distribuire segnali e l'idea di utilizzare le reti elettriche già esistenti per offrire servizi ai cittadini è molto comoda perché c'è un lampione ogni 15 metri”.

Il lampione come nodo della rete - Il classico palo della luce, quindi, diventa “un nodo Internet dove il cittadino interagisce con i servizi della città: dalle colonnine di ricarica per le auto elettriche, al monitoraggio del traffico”. Solo nel Bel Paese “sono 300mila i lampioni smart in oltre 100 comuni italiani distribuiti equamente su tutto il territorio nazionale”.

Se dovessimo proiettare il sistema uniformemente su tutto il territorio, “potremmo risparmiare circa mezzo miliardo di euro all'anno”. Considerando un risparmio di 30 euro a lampione, la città di Roma che ne conta circa 300mila “potrebbe tagliare la propria bolletta di 9 milioni di euro all'anno”.