Molti i miti che sfata

Nuova Porsche Cayman S

Sportiva sì, ma anche confortevole e sicura

© Ufficio stampa

Quando si parla di auto sportive, sono molti i miti da sfatare. Almeno per le auto sportive di oggi e di sicuro per Porsche, il cui occhio verso l’innovazione e le più evolute tecnologie efficientiste è costante. Questa settimana abbiamo provato la nuova Porsche Cayman S, un bel giocattolino da 325 CV, e qualcuno potrebbe pensare che consumi tanto. Così come può pensare che sia un’auto scomoda.

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La nuova, terza generazione della Cayman S, dimostra che sono questi i primi due falsi miti da sfatare. La nostra Porsche ci offre tre modalità di guida e se scegliamo la prima (normal) la marcia è dolce e parsimoniosa: con un pieno di benzina abbiamo fatto 720 km! Poche berline e compatte di media categoria fanno altrettanto. Certo il discorso cambia se impostiamo le due configurazioni sport e sport plus, qui c’è anche la funzione “Launch Control” per migliorare lo scatto in partenza, e quindi non si possono spuntare buoni consumi. Ma in cambio, avete tra le mani una vera Porsche, pensata per la pista e con la coppia, la potenza, il rombo del motore che sembrano cambiare appositamente per far salire il livello di adrenalina alla guida.

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Ma torniamo alla configurazione normale, quella con cui abbiamo fatto un giro da Milano a Sondrio e poi fino a Bormio, per passare in terra elvetica e affrontare il passo del Bernina, scollinando fino a St. Moritz. Il rientro è avvenuto dal passo del Maloja, la Valchiavenna e di nuovo la Valtellina fino a Chiesa in Valmalenco, per un totale di 340 km di panorami mozzafiato, curve da paura e… comfort massimo. La Cayman è un’auto protettiva, confortevole, sicura. Se la si guida senza smanie sa offrire il comfort di una bella berlinetta, certo con l’assetto basso da terra, ma questa terza generazione ha persino l’Adaptive Cruise Control, così ci si gode la velocità e la distanza di sicurezza impostate. Unica critica al motore centrale che scalda la schiena, un problemino risolvibile con l’optional dei sedili aerati.

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La nuova Cayman S sfata anche il mito che le Porsche siano tutte uguali. A dire il vero già dalla prima serie la Cayman ha dimostrato di saper innovare il classico design Porsche, che pure resta come tratto distintivo della Casa. L’auto è ancora più bella che in passato: ha forme slanciate e affusolate, il passo ancora più lungo e le carreggiate più ampie, con un’aerodinamica ridefinita, basti osservare il parabrezza più proteso in avanti e la nuova linea del tetto più allungata verso la coda. Il tratto più espressivo della nuova Cayman è però la rientranza lungo le portiere, che favorisce il flusso d’aria verso la presa d’aria laterale posteriore e da qui direttamente al propulsore. Inoltre è più leggera (circa 30 kg in meno) che in passato, merito dell’alluminio ampiamente usato per la carrozzeria.

È anche falso che le Porsche non abbiano volumi adeguati per i bagagli. Questa Cayman S accoglie bene due zaini da montagna da 40 litri (zeppi fino all’orlo), due scarponi da montagna e tutto l’occorrente per un weekend, tutto dentro il vano portabagagli anteriore sotto il cofano, lasciando il vano posteriore per un borsone da palestra e altre vettovaglie. Niente male neanche il vano portaoggetti del cruscotto e lo spazio dietro i due sedili.