Archeologia e mare

Valle dei Templi: cultura e remise en forme

Il viaggio ideale in autunno porta nella Sicilia più gloriosa

© Ufficio stampa

Come in una pellicola d’altri tempi, in autunno lo scenario in cui ci si imbatte all’ingresso della Valle dei Templi ci meraviglia col suo fascino malinconico. Il parco archeologico di Agrigento è una meta ideale fra settembre e ottobre, quando le temperature agevolano la lunga passeggiata nella storia, mentre il “bosco di mandorli e ulivi” (così lo definiva Luigi Pirandello) veste di colori suggestivi il paesaggio intorno ai templi millenari insieme a carrubi, mirti, pistacchi e agrumi. Ed il periodo è ideale anche per prendersi cura di se stessi con relax, sport e trattamenti in una medical spa che ci restituisca forma fisica e equilibrio.

Il viaggio inizia al mattino di buon’ora, diretti verso Agrigento, la Valle dei Templi. Già in lontananza si vedono quegli imponenti monumenti dedicati agli dei. Ma esser lì vicino è tutt’altra cosa. Era meta di devoti già nel VI secolo a.C. il tempio di Eracle (Ercole), il più antico della Valle, con le sue 90 colonne doriche di perimetro (oggi purtroppo se ne apprezzano poche ancora in piedi). Poco in confronto al tempio di Zeus, che, se avessimo potuto vederlo integro, avrebbe impressionato per le sue dimensioni (era questo il più grande tempio dorico dell’Occidente) e per la spettacolarità degli enormi Telamoni, figure mitologiche maschili in pietra alte 8 metri che sostenevano la trabeazione. 
Del Tempio di Hera (Giunone) si riconosce, fra le rovine, l'altare monumentale dove si celebravano i sacrifici, al quale si accedeva attraverso una scalinata di dieci gradini. Ma forse per Agrigento il più significativo è il Tempio della Concordia, così denominato per un'iscrizione latina con dedica alla Concordia degli Agrigentini, che però più probabilmente era dedicato ai Dioscuri Castore e Polluce; è ben conservato anche grazie al fatto che in epoca cristiana fu consacrato come Basilica.
In posizione un po’ defilata si trova il tempio di Vulcano, separato dal Santuario delle Divinità Ctonie (Demetra e Persefone) dal giardino della Kolymbethra, la “magnifica piscina” realizzata nel V secolo a.C. alimentata da acqua proveniente da una complessa rete di acquedotti. Il Tempio di Athena, un tempio dorico periptero, è stato quasi del tutto inglobato nella Chiesa medievale di Santa Maria dei Greci, come il Tempio di Demetra, che è stato incorporato parzialmente nella chiesa medievale di San Biagio, dietro il cui abside sono ancora riconoscibili le fondazioni. Dagli Agrigentini Asclepio (Esculapio, il dio della medicina) riceveva grande venerazione, dimostrata dall’estensione dell’area sacra comprendente diversi edifici per il culto e lo svolgimento dei rituali terapeutici.
Infine da vedere il Tempio di Iside, di epoca più tarda e caratterizzato da un podio centrale, ed il santuario rupestre dedicato a San Biagio, monumento che cela ancora misteri sulla sua funzione, prima di fare un passaggio al Museo. Per visitare tutto il Parco della Valle dei Templi potrebbe non essere sufficiente una giornata, ma la fatica sarà ampiamente ripagata. informazioni su www.parcodeitempli.net  
Il panorama che si gode dai templi verso il mare fa venir voglia di immergersi in quelle acque dalla lunga storia; fino a metà ottobre non è insolito vedere bagnanti lungo le spiagge tiepide della Sicilia meridionale. E allora rientrando verso Sciacca, dove il mare è timidamente riscaldato dalle sorgenti di acqua termale che sfociano direttamente sulla costa, il nostro viaggiatore può appagare i sensi nuotando in acque cristalline, sdraiandosi al sole su una spiaggia deserta o all’ombra di palme slanciate della costa Verdura; alle spalle si stende una distesa verde di colline morbide e curate che abbracciano il letto del fiume omonimo fra vitigni e uliveti, segnati da sentieri bianchi lungo i quali sono consentite solo biciclette o miniauto elettriche.
E la giornata volerà veloce verso un tramonto struggente da consumare davanti alla Torre Verdura, che infuoca il suo giallo tufo al mutar dei colori del sole calante. La cena può essere a base di pietanze tipiche siciliane alla trattoria Liolà, ma preferendo un menù gourmet con prodotti del territorio realmente a chilometri zero, allora il nostro viaggiatore può mettersi nelle mani esperte di Fulvio Pierangelini al ristorante La Zagara. Lo chef già stellato, grazie alla consulenza della nutrizionista Amelia Freer, saprà soddisfare il palato anche di chi si sta impegnando nella remise en forme seguendo uno dei quattro programmi non invasivi della Medical Spa “Vita Health” al Verdura golf e Spa Resort. Per maggiori informazioni: www.verduraresort.com .
Questo angolo di Sicilia del resto è un paradiso fatto di meravigliosa natura, sport (ci sono 3 campi da golf frequentati da campioni provenienti da tutto il mondo, percorsi jogging e possibilità di fare ogni sorta di disciplina acquatica), centro benessere, piscine per talassoterapia, cucina d’alto livello. Torneremo a casa con un bagaglio non solo di cultura, ma anche di splendore e energia. 

E per scoprire i sapori della Sicilia, guarda il video.