La voglia di scatenarsi in pista e tornare a ballare è costata cara a un gruppo di circa 300 persone che adesso si trovano in quarantena dopo una notte brava in una discoteca di Zurigo lo scorso 21 giugno. La misura si è resa necessaria - dicono le autorità elvetiche - visto che uno dei presenti è risultato positivo al test del coronavirus, dopo quattro giorni dalla festa. Nel frattempo, altri cinque frequentatori del locale si sono aggiunti al bilancio dei contagiati.
Il caso - A segnale il caso è stato il medico cantonale mentre una nota del Dipartimento della sanità specifica che è la prima volta che qui si verifica una situazione simile. La polizia ha già preso contatto con il gestore della discoteca, requisendo la lista delle presenze, con cui è stato possibile informare tutti i clienti interessati per i quali è stata disposta una quarantena di 10 giorni. Il provvedimento di sicurezza riguarda anche i dipendenti del club.
Il comunicato - In città non si parla d'altro, visto che l’accaduto fa riflettere sulla necessità e l’importanza di rispettare le norme igieniche e di distanziamento sociale, come raccomandano le autorità sanitarie e le forze dell'ordine. Nel comunicato - come riporta anche Ticinonews - "si ribadisce l’invito alla popolazione a essere prudenti e a evitare gli assembramenti: laddove ciò non è possibile, il consiglio è di indossare una mascherina".
Preoccupazione anche in Lombardia - Il cantone lancia inoltre un avvertimento. Se casi del genere dovessero ripetersi, la magistratura potrebbe decidere per una nuova chiusura dei locali notturni, come in pieno lockdown. Un episodio e un'ipotesi che preoccupano anche la vicina Lombardia dove si attendono indicazioni e regole dalla Regione per la riapertura dei locali prevista per il 14 luglio, a meno che tale data non venga anticipata, eventualmente consentendo l'entrata solo con regole ferree, vista la probabilità di una conferma oltre il 30 giugno dell'attuale obbligo di utilizzare la mascherina anche all'aperto.