La lettera di addio di Lorella Cuccarini, inviata a tutta la redazione de "La Vita in Diretta" poche ore prima della diretta dell'ultima puntata, ha scatenato un polverone. Soprattutto per le parole che Lorella riserva al collega Alberto Matano (mai nominato esplicitamente) definito "maschilista" e con un "ego sfrenato". In difesa del giornalista sono però intervenute le collaboratrici del programma e le colleghe del tg Emma D'Aquino e Costanza Crescimbene.
La lettera della Cuccarini: "Maschilista insospettabile" - In una mail inviata ai propri collaboratori e riportata da "Leggo", la Cuccarini ha rivelato i rapporti pessimi con il partner Alberto Matano. Pur senza mai fare il suo nome, ha scritto: "C'è una 'prima volta' alla quale non ero preparata: il confronto con l'ego sfrenato e - sì, diciamolo pure - con l'insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi".
"So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui", ha continuato Lorella. "E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone. Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni".
Le donne della "Vita in Diretta" rispondono alla Cuccarini - "Incredulità e smarrimento" e quello che hanno provato le colleghe, tutte donne, della redazione della "Vita in Diretta", a leggere le parole di Lorella Cuccarini nei confronti di Alberto Matano. "Cara Lorella, dopo aver letto la tua mail, arrivata a ridosso dell'ultima puntata del programma, abbiamo provato smarrimento e incredulità per le tue parole. Abbiamo trascorso mesi durissimi e difficili in cui abbiamo lavorato insieme, con te e con Alberto, con impegno e dedizione, per gli stessi obiettivi
e non ci aspettavamo una conclusione come questa".
"Fare finta di niente sarebbe la soluzione più semplice ma sentiamo il bisogno di dover dire la nostra, da donne", scrivono. "Abbiamo lavorato per tutta la stagione invernale in questo programma e siamo sorprese e amareggiate e, stentiamo ancora a credere, alle accuse di maschilismo rivolte ad Alberto. Da grande giornalista, Alberto ha saputo valorizzare ognuno di noi nel proprio ruolo, con passione, generosità e intelligenza, avendo sempre come obiettivo la qualità del programma". Quindi concludono "In bocca al lupo!". La lettera è firmata: Maria
Graziano, Maria Teresa di Furia, Elena Martelli, Ilenia Petracalvina, Shaila Risolo, Raffaella Longobardi, Lucia Loffredo, Lucilla Masucci e Simona Giampaoli.
La difesa delle colleghe del Tg- A schierarsi apertamente a favore di Matano le colleghe Emma D'Aquino e Costanza Crescimbene. "Ho condiviso - scrive sul suo profilo Twitter D'Aquino - non solo una minuscola stanza con Alberto Matano ma anni di conquiste e crescite professionali e di vita. Definirlo maschilista da ego sfrenato fa un torto a chi lo pensa e lo scrive". Dello stesso parere anche la vicedirettrice del Tg1 Costanza Crescimbene: "Dieci anni di lavoro fianco a fianco e ora mi tocca leggere la parola maschilista associata ad Alberto Matano. Siamo nel regno dell'assurdo. Le comiche".
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