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Thyssen, le madri delle vittime chiedono la revisione del processo: "Lo devono a noi e ai nostri ragazzi"

I parenti degli operai, morti nel rogo del dicembre 2007: "L'Italia prenda posizione con la Germania". Conte consegnerà una lettera alla Merkel

"Chiediamo che ci sia una revisione del processo e delle pene. Ce lo devono: a noi e, soprattutto, ai nostri ragazzi". Con queste parole Rosina Platì, mamma di
Giuseppe, una delle sette vittime, morte nel rogo della Thyssenkrupp del dicembre 2007,  incontra il governo, rappresentato da Conte e dal ministro Bonafede. "Mi aspetto che premier e ministro prendano posizione nei confronti del governo tedesco" prosegue Platì.

Ad accompagnare i parenti delle vittime, dovrebbe esserci anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che nei giorni scorsi si era espressa negativamente sulla concessione della semilibertà ai manager tedeschi condannati per il rogo della Thyssenkrupp. La procura tedesca di Essen ha autorizzato un regime di semilibertà per Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due manager di Thyssenkrupp ritenuti corresponsabili dell’incendio che causò la morte di sette operai a Torino, per il quale sono stati condannati in via definitiva a 5 anni di carcere per omicidio e incendio colposo. 

"Sono basito. Devono ancora inventare un aggettivo per esprimere le sensazioni che sto provando. La notizia è inattesa quanto vergognosa". Questo il commento di Antonio Boccuzzi, l'operaio della Thyssenkrupp sopravvissuto all'incendio, alla concessione della semilibertà in Germania per i due manager tedeschi condannati in Italia per omicidio colposo.

Lettera dei familiari sarà consegnata alla Merkel da Conte - "Il premier Giuseppe Conte ci ha consigliato di scrivere una lettera che porterà alla Merkel quando la incontrerà nelle prossime settimane". Lo riferiscono i familiari delle vittime del rogo della Thyssen, che hanno incontrato il presidente del Consiglio e il ministro della
Giustizia Alfonso Bonafede a Palazzo Chigi. "E' stato un incontro fattivo, ma quello che volevamo non lo potremo avere. Il riesame del processo, come avevamo chiesto, sarà un po' difficile. Apprezziamo la vicinanza di Conte e Bonafede, ma è incredibile che l'Italia non abbia ancora la documentazione relativa alla concessione della semilibertà ai due manager tedeschi della ThysenKrupp, Espenhahn e Priegnitz. Auspichiamo la rapida convocazione dell'ambasciatore tedesco e valutiamo tutti i
possibili interventi, come l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti della Germania". Dicono ancora i familiari delle vittime.

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