Gioie del palato

Gelato: possiamo godercelo quando siamo a dieta?

La risposta è sì, ma con moderazione e scegliendo il gusto più adatto: le tendenze dell’estate 2020

Un bel cono gelato, allegro e multicolore: se il pomeriggio è caldo e spira aria di vacanza, la tentazione è irresistibile. Per fortuna, scegliendo il gusto con consapevolezza e limitandosi nelle quantità, questo piccolo grande piacere è alla portata anche di chi cerca di limitare le calorie per rimettersi in linea. Ecco allora i suggerimenti da seguire se siamo a dieta e le indicazioni con le ultime tendenze in fatto di gusti per l’estate 2020 proposte dall’Osservatorio Sigep, il Salone Internazionale della gelateria che si tiene ogni anno a Rimini.

GELATO: Sì O NO? – La buona notizia è che, anche se siamo a dieta, non dobbiamo privarci drasticamente del piacere del gelato, a patto di consumarlo in modo consapevole e con moderazione, perché si tratta pur sempre di un alimento ricco di grassi e di zuccheri, e quindi molto calorico. Una coppetta con due palline di gelato artigianale, preparato con ingredienti di qualità, può però essere inserito in un menù settimanale bilanciato, sia come spuntino sia come sostitutivo di un pasto. Naturalmente è opportuno evitare le varietà più caloriche, come le creme, preferendo quelle a base di frutta, o addirittura puntare sui sorbetti, molto più legger dei classici gelati. 

SORBETTO O GELATO: UNA DIFFERENZA IMPORTANTE – Sono due dolci molto diversi tra loro e con un apporto energetico altrettanto differente. Il sorbetto è a base d’acqua, succo della frutta e zucchero: non contiene quindi né latte né uova ed è piuttosto leggero. Ha una consistenza molto morbida e granulosa, tanto che spesso viene servito nel bicchiere e può essere anche bevuto. Nei pranzi molto ricchi e abbondanti viene spesso servito tra i primi e secondi, per rinfrescare e favorire la digestione. Il gelato invece, oltre allo zucchero, contiene latte e/o panna, a cui nei gusti alla crema, si aggiungono le uova e le calorie portate da cacao, nocciola o biscotto, a seconda della nostra scelta. Dunque, se scegliamo una crema, sappiamo per certo che siamo davanti a un gelato: se preferiamo una varietà alla frutta, meglio chiedere al gelataio se si tratta di un gelato o di un sorbetto per capire quanto è calorico il cono che stiamo per assaporare. 

COME GODERSELO SENZA SENSI DI COLPA – Fatte salve le precisazioni di cui sopra, un gelato alla frutta è un piacere che possiamo concederci senza troppo pesare sulla bilancia. Tanto per avere un’idea dell’ordine di grandezze, un gelato artigianale alla frutta contiene circa 130-180 calorie per 100 grammi, mentre una quantità analoga di crema o di cioccolato ne apporta dalle 250 in su. Un sorbetto alla frutta ne ha invece circa 100. Per limitare l’apporto energetico possiamo farcelo servire nella coppetta, anziché sul cono, per evitare le calorie contenute nella cialda. Per controllare e gestire il quantitativo che stiamo per consumare, possiamo mettere in una coppetta la nostra porzione di gelato e atteniamoci a quella, senza fare il bis. Soprattutto, evitiamo di mangiarlo a cucchiaiate direttamente dalla vaschetta, perché può diventare molto difficile rendersi conto di quanto ne stiamo effettivamente consumando. Un’alternativa più leggera al gelato tradizionale è quello a base di soia, che ha meno calorie di quello tradizionale. Se siamo a dieta possiamo concederci due palline di gelato alla frutta in sostituzione di uno spuntino una volta a settimana, bilanciando il “peccato” con un alleggerimento del pasto successivo: se non sappiamo resistere alla varietà più ricche e golose, possiamo godercele in sostituzione di un pasto, accompagnando il nostro dessert con una bella insalata verde. 

I GUSTI DI TENDENZA 2020 – Un “aiutino” alla linea viene anche dalle tendenze per l’estate 2020: dopo molte stagioni di dominio incontrastato da parte di creme golosissime e iper-caloriche, quest’anno dominano i sapori freschi di frutta, come rivela l’Osservatorio Sigep (Salone Internazionale della Gelateria di Italian Exhibition Group). Dalla pesca tabacchiera alle fragoline di Terracina e perfino alle erbe e fiori, è un vero tripudio di sapori accattivanti e freschissimi e dai colori vitaminici. Grande spazio non solo ai gelati, ma proprio ai leggeri sorbetti di cui abbiamo parlato prima, per l’appagamento del palato e anche della linea. Protagonisti, come è ormai è consuetudine, i prodotti a marchio IGP, tra cui le pesche nettarine della Romagna, il Melone Cantalupo della Bassa Sabina, il mirtillo, oppure il sorbetto di gelsi, more selvatiche con caviale di limone, passando per i variegati con salsa di pesche o di altra frutta di stagione. Piccoli peccati di gola da concedersi almeno ogni tanto, riequilibrando magari la conta calorica giornaliera alleggerendo il pasto successivo anche se non siamo a dieta. Perché anche un gelato è un passo verso la normalità riconquistata, che ci regala gioia, appagamento e un senso di ottimismo che ci fa ritornare un po’ bambini.