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Francesco Recco: "La pandemia ha cambiato il mondo dello spettacolo ma ora la gente vuole tornare a divertirsi"

L'ideatore e co-founder di Showgroup racconta com’è nata la più grande community d'Italia di artisti, location e performer ideata per far incontrare domanda e offerta del mondo degli eventi

Francesco Recco, manager dello spettacolo milanese di 43 anni, è l'ideatore e co-founder di Showgroup, start up innovativa basata sul portale omonimo e gratuito ideato per far incontrare domanda e offerta del mondo dello spettacolo e degli eventi. Nell'azienda, Recco si occupa principalmente della direzione artistica di vari personaggi di fama nazionale e di promuovere la piattaforma attraverso i contatti maturati nel corso della sua carriera. TgcomLab lo ha intervistato.

Quando e come è nata l’idea di creare Showgroup?

Ricordo perfettamente il momento in cui è nata l'idea di Showgroup. Era il 2016, mi trovavo con la mia fidanzata, mia attuale moglie nonché socia, in Friuli Venezia Giulia, la sua terra d’origine. Mi disse che voleva organizzare uno spettacolo alla fine di un meeting per i dipendenti della sua azienda. Mi chiese, dunque, come potesse fare a reperire degli artisti con un budget prestabilito in Piemonte, una regione in cui non aveva contatti. Le risposi che sarebbe stato davvero utile avere un portale come booking.com, però per il mondo dello spettacolo. In quel momento mi resi conto di quante volte mi fosse capitato, lavorando in questo ambito, di ricevere richieste simili anche da altre persone. Avere un'unica piattaforma professionale che contenesse tutte le categorie di artisti e di operatori del mondo dello spettacolo, con diversi cachet, facilmente reperibili in tutte le regioni d’Italia era davvero un servizio che mancava. Ebbi una sorta di illuminazione: nella mia mente era già nitida l’immagine di come avrei voluto realizzare la piattaforma. Ora, dopo molti anni di studio e indagini del settore degli eventi e dello spettacolo, ma soprattutto grazie anche ai miei soci (Francesco Magon, esperto del mondo pubblicitario milanese, Enrico Accettola, imprenditore e startupper attivo nella comunicazione e nella gestione degli eventi, ed Elisabetta Molino, marketing specialist) quel sogno è diventato realtà.

Quali studi e quali precedenti esperienze ha fatto?

Non ho fatto particolari studi inerenti al mondo dello spettacolo, ho iniziato la mia professione gestendo il locale Smaila's di Sharm en Sheik, che all'epoca era una meta molto gettonata. Ogni settimana dovevo organizzare delle serate live con artisti italiani di fama nazionale e, grazie a questi eventi, ho avuto la fortuna di creare diversi rapporti professionali. 

Come funziona il portale Showgroup? 

Sebbene sia una piattaforma professionale, Showgroup, in realtà, è molto semplice e intuitiva. L'artista, l'operatore o la location che vuole farsi trovare si può iscrivere gratuitamente al portale inserendo immagini, video e informazioni utili per descrivere la propria esperienza e la propria professionalità. A quel punto il privato, l'azienda o l'ente comunale, in pochi click e grazie a un'interfaccia semplice e intuitiva, può trovare la figura che sta cercando per il proprio evento, filtrando in base alla propria zona e al proprio budget a disposizione. Ma la cosa più interessante è che chi cerca può vedere direttamente le performance o le immagini di chi si propone, valutando il professionista attraverso le recensioni degli altri utenti e contattandolo direttamente senza alcun costo di intermediazione. 

Qual è l'elemento di forza di Showgroup?

Il punto di forza della nostra azienda è stato sicuramente la visione comune di noi soci e le idee chiare, vista la nostra esperienza nel settore. In merito alla piattaforma, invece, ci distinguiamo per la completezza dei servizi offerti, per l'affidabilità e per la facilità di utilizzo. Completezza perché sono presenti tutte le categorie del mondo degli eventi, affidabilità in quanto la piattaforma propone professionisti di livello e facilità di utilizzo perché studiata per essere fruibile da tutti, suggerendo professionisti quali artisti, location, aziende di service per qualunque tipologia di evento (matrimoni, convention aziendali, feste in piazza, feste di compleanno e feste private in generale). 

Quali sfide vi aspettano nel futuro?

La sfida maggiore è quella di far diventare Showgroup la più importante community digitale in grado di unire il processo di ricerca, selezione e ingaggio nel mondo degli eventi e dell'intrattenimento, non solo in Italia ma anche all'estero.

Qual è la competenza più importante chiesta a un manager dello spettacolo oggi?

Per fare questo lavoro bisogna saper proporre il proprio artista e avere capacità organizzative molto consolidate, ma questo non è tutto. Infatti, da un lato giocano un ruolo fondamentale la professionalità e la flessibilità per soddisfare e gestire al meglio le esigenze di ogni singolo cliente. Dall'altro bisogna essere sempre disponibili e responsabili nei confronti dell'artista per cui si lavora, oltre che saper curare la sua immagine e la comunicazione. Ovviamente, in entrambi i casi la simpatia e l'entusiasmo non devono mai mancare!  

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel settore in cui opera?

Consiglio, soprattutto all'inizio, di essere umili e fare la gavetta. L'ideale è poter affiancare un manager già affermato da cui imparare le regole fondamentali per lavorare nel mondo dello spettacolo. Alla fine ciò che più conta, come in tutti i mestieri, è l'esperienza. È una scuola che non finisce mai, ma che ti può regalare molte soddisfazioni.   

La pandemia ha cambiato e sta cambiando il settore? E come farlo ripartire?

Questa pandemia ha cambiato parecchie regole del gioco. Ma percepisco, soprattutto in questi giorni, che le persone, nonostante tutto, hanno ancora tanta voglia di divertirsi e festeggiare. Durante il lockdown molti pensavano che l'alternativa sarebbe stata esibirsi via web, ma in realtà siamo consapevoli che le emozioni che può darti uno spettacolo dal vivo sono insostituibili e uniche. Al momento, cerchiamo di spingere quelle categorie che possono già lavorare, come le figure che possono fornire i loro servizi privatamente, per esempio uno chef a domicilio per una festa a casa tra amici. 

Come si tiene aggiornato?

Attraverso il web, le sezioni all'interno dei quotidiani inerenti allo spettacolo e alcune riviste del settore. 

Come trascorre il suo tempo libero?

Tempo libero non ne ho moltissimo, ma in quei pochi giorni durante la settimana in cui non lavoro, avendo la fortuna di vivere a Milano, posso godermi le uscite serali andando a teatro o frequentando club di amici in cui spesso si organizzano spettacoli o eventi di musica dal vivo. 

Qual è un suo grande successo e quale l'errore da cui ha imparato qualcosa?

Il mio successo più grande è quello di essere sempre al fianco di un artista che mi ha aperto la strada in questo settore. Da 19 anni, infatti, lavoro per Umberto Smaila e negli ultimi anni seguo anche Rudy, suo figlio, il quale sta intraprendendo con grande successo la stessa carriera del papà. È stato Umberto a credere in me fin dai tempi dello Smaila's di cui parlavo prima e a inserirmi nel suo team. I suoi manager dell'epoca mi hanno insegnato i principi di questo lavoro e lui a viaggiare e a conoscere moltissimi Paesi e persone. Dopo tanti anni il nostro rapporto non è solo lavorativo, ma penso di poter dire che siamo anche una famiglia.