Per noi cresciuti a pane e cultura pop è normale scivolare in fantasie perverse... come immaginarci nei panni di un gigantesco mostro (che i giapponesi chiamano Kaijū) impegnato a passeggiare sulla città di turno portando distruzione e disperazione. Se i videogiochi non sono mai riusciti a cogliere a pieno questo folle tema, i giochi da tavolo hanno invece un loro campione assoluto: King of Tokyo!
Partorito dalla stessa mente che ha creato Magic The Gathering (il gioco di carte collezionabili che ha dominato gli anni ‘90), King of Tokyo è un capolavoro di immediatezza e divertimento, capace di ravvivare una serata tra amici anche digiuni di giochi da tavolo. Lo scopo è quello di calarvi nei panni di un gigantesco mostro e conquistare la capitale nipponica, ma per farlo dovrete prima sconfiggere altri Kaijū, interpretati dai vostri avversari. Il trionfo si ottiene mettendo da parte 20 punti vittoria, oppure restando l’ultimo sul campo di battaglio dopo che i contendenti hanno perso i loro 10 punti vita.
Durate il proprio turno il giocatore lancia sei dadi e sceglie i risultati da bloccare e quelli da tirare di nuovo; questa procedura si ripete due volte e al terzo lancio si ottiene il risultato finale. Ottenendo tre numeri uguali si aggiunge il loro valore al bottino di punti vittoria (ovvero, se tre dadi mostrano il risultato 2 vi aggiudicate due punti), per ogni fulmine ottenuto mettete da parte un cubo energia, per ogni cuore potete curare il vostro mostro di un punto vita e per ogni “zampa” si tira uno schiaffone agli avversari facendogli perdere un punto vita.
Ecco come si presenta King of Tokyo Dark. Il tabellone centrale rappresenta lo spazio occupato da chi sta dominando Tokyo in quel momento, Ogni giocatore ha poi delle schede con dei segnapunti rotati per tenere traccia dei Punti Vita e dei Punti Vittoria.
Chi è possibile danneggiare con l’attacco? Il bersaglio varia a seconda di dove è posizionato il vostro mostro: se si trova fuori città, danneggerà il Kaijū che occupa la casella rappresentante il Centro di Tokyo, se invece siete voi a dominare quello spazio, il danno andrà a ogni mostro fuori città. Ovviamente conquistare la città e restarci per un intero turno garantisce punti vittoria, rendendo così appetibile una posizione che espone agli attacchi di tutti gli altri giocatori e impedisce di guarirsi… e quando ve la vedete brutta, potete sempre ritirarvi, lasciando spazio a chi vi ha inferto l’ultimo danno (così sarà lui a dover subire la raffica di attacchi di chi si proclama re di Tokyo) .
Ricordate i cubi d’energia? Questi permettono di comprare le carte potenziamento o evento che si trovano al centro del tavolo, così da rendere la vostra bestia gigante ancora più pericolosa e variare la strategia di gioco da seguire. Una meccanica di gioco “push your luck” (metti alla prova la tua fortuna) facile da apprendere, ma che nasconde molte scelte ed è capace di generare eccitazione costante al tavolo.
Questo è Gigasaur, uno dei mostri più riconoscibili di King of Tokyo, nella sua versione standard (ovvero quella presente nel gioco versione classica).
Il gioco è disponibile in due “skin”, l'edizione con look da cartone animato e la versione Dark (quella trattata in questa recensione), in cui è tutto un po’ più cupo e cool... e che inserisce anche una nuova meccanica: è infatti possibile avanzare in una classifica di cattiveria che garantisce nuovi poteri al vostro mostro.
L’aspetto “magico” di King of Tokyo è proprio l’accessibilità: si riesce a mettere attorno a un tavolo figli, genitori e nonni, facendoli divertire tutti! Ci si prende in giro, si segue con trepidazione il lancio dei dadi anche degli avversari, si salta sulla sedia dalla gioia quando arriva il risultato sperato, con un ritmo di gioco che scorre fluido e veloce. Certo, la fortuna gioca un ruolo determinante, ma questo non significa che non c’è spazio per un po’ di “strategia”. Sia che vogliate fare il mostro pacifista che si concentra nell’accumulare punti vittoria, sia che vogliate fare i bastardi che prendono a sberle tutti, il risultato finale assicurato è sempre lo stesso: tanto divertimento.
Anche se tratta di mostri giganteschi, la scatola di gioco ha dimensioni piuttosto ridotte e non occuperà molto spazio sui vostri scaffali.
SCHEDA TECNICA
- Ingombro scatola: Basso
- Tempo necessario a preparare il gioco: 1 minuto
- Tempo necessario a spiegare le regole: 5 minuti
- Lunghezza manuale: 8 pagine
- Complessità: Bassa
- Giocatori: 2-6
- Durata partita: 30 minuti
Può piacere a chi…
… cerca un gioco veloce, divertente e poco impegnativo da fare con la famiglia o con gli amici
Potrebbe deludere chi…
… vive sono di giochi da tavolo infarciti di regole
Mi è piaciuto. E poi?
Esiste un’espansione chiamata King of Tokyo Power-Up che aggiunge un nuovo mostro (un panda gigante) e dei nuovi poteri specifici per ogni mostro presente nel gioco base. Se poi ne volete ancora, potete acquistare le mini-espansioni che includono un nuovo mostro e delle piccole innovazioni alla meccanica di gioco, come Anibi con il suo Dado del Destino.