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Coronavirus, la Germania torna ad avere paura: in lockdown oltre 500mila persone

Nuovi allentamenti invece alle restrizioni in Inghilterra, dove è prevista per il 4 luglio la riapertura di pub e ristoranti

Germania teme seconda ondata e impone lockdown locale

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Il distretto di Guetersloh, in Germania, è stato sottoposto di nuovo al lockdown. Lo ha annunciato il ministro presidente del Land Armin Laschet (Cdu), sottolineando che si tratta del primo distretto in Germania che torna alla chiusura per contrastare il diffondersi del Coronavirus, a causa del focolaio esploso nel mattatoio di Toennis. Sono 1535 i contagi registrati nel contesto della impresa della carne. 

Allerta in Europa a seguito del nuovo focolaio di coronavirus esploso nel mattatoio Toennies di Rheda-Wiedenbrueck in Germania. La nuova ondata di contagi ha fatto scattare il lockdown nel distretto di Guetersloh, che conta circa 360mila abitanti: ad annunciarlo il governatore del land tedesco del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, dopo i 1.535 casi registrati nel contesto dell'impresa della carne. 

Lockdown per oltre 500mila persone in Germania Chiusi cinema, palestre e bar, mentre i ristoranti potranno servire persone della stessa famiglia. "Lo scopo è quello ricondurre la situazione alla calma, espandere i test per stabilire se il virus si è diffuso oltre i dipendenti di Toennies", ha precisato Laschet, aggiungendo che le misure restrittive saranno revocate il 30 giugno nel caso in cui la situazione dovesse migliorare.

Nel frattempo cautele simili sono state prese nella vicina contea di Warendorf per circa 277mila abitanti, tra cui molti lavoratori dell'azienda alimentare. Nuovi casi sono stati segnalati anche in un altro mattatoio a Wildeshausen, nella Germania nord-occidentale: 23 lavoratori del gruppo Phw sono risultati positivi e oltre 1.100 persone devono ancora essere testate.

Il giallo dei mattatoi Il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha fatto sapere che non è ancora chiaro perché i macelli siano diventati centri di infezione ma ha riferito che le basse temperature e i luoghi chiusi, così come lo sviluppo di aerosol potrebbero giocare un ruolo nella proliferazione del virus.

Nel Regno Unito si allentano le restrinzioni, pub aperti dal 4 luglio Lo scenario cambia nel Regno Unito dove il premier, Boris Johnson, ha annunciato ulteriori allentamenti alle restrizioni in Inghilterra. Scozia, Galles e Irlanda del Nord, stanno seguendo piani di lockdown leggermente diversi e decideranno se allinearsi o meno alle indicazioni annunciate da BoJo.

Dal 4 luglio via libera a pub e ristoranti, sia all'interno che all'esterno, hotel, parrucchieri e barbieri, con l'obbligo di indossare la visiera, parchi gioco, musei, e biblioteche. Rimane invece lo stop per locali notturni, spa, palestre al coperto, piscine e parchi acquatici. Si accorciano anche le distanze tra le persone: scende infatti a 1 metro, dai due previsti attualmente, il distanziamento sociale, che va comunque mantenuto. "Ora possiamo andare oltre e allentare il lockdown in Inghilterra", ha sottolineato Johnson avvisando che "in ogni fase, cautela rimarrà la nostra parola d'ordine. Ogni passaggio sarà condizionato e reversibile".

22 nuovi casi in Cina, ma rallenta il focolaio di Pechino A Oriente la Cina ha registrato 22 nuovi casi di cui 13 a Pechino, mentre solo ieri un portavoce del governo della città ha affermato che le misure di contenimento hanno rallentato lo slancio del focolaio nella capitale, che ha infettato più di 200 persone. Altri nove casi sono stati ricondotti ad alcuni cittadini cinesi provenienti dall'estero, sette dei quali a bordo di un volo partito da Riyadh in Arabia Saudita e arrivato nella città occidentale di Lanzhou. La Commissione sanitaria nazionale cinese non ha riportato nuovi decessi.

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