Natura: immergersi nel verde ci aiuta a vincere lo stress
Tra passeggiate tra i boschi o in campagna, anche a piedi nudi, e full immersion green, abbracciando gli alberi
Nel bosco: il verde che cura lo stress
Il verde è il colore della tranquillità e delle emozioni positive. Fare una lunga passeggiata nella natura, tra prati e boschi, è un modo semplice ed efficace per riguadagnare la serenità, soprattutto quando siamo molto stanchi e stressati. Significa respirare aria pulita, riposare lo sguardo su un orizzonte rasserenante e ritrovare il contatto con la propria interiorità, ma anche con il corpo attraverso il moderato esercizio richiesto dal camminare: sono attività semplici, alla portata di tutti e r realmente benefiche.
IL BELLO DEL VERDE – Secondo la cromoterapia, la disciplina che studia la relazione che abbiamo con i colori e il loro influsso su di noi, il verde è il colore della calma e dell’armonia. La cultura indiana associa il verde alla terra, alle vibrazioni positive dei sensi e dei pensieri. È un colore che non riscalda e non raffredda, non è né acido né alcalino: è simbolo di neutralità e di equilibrio. È anche il colore del quarto chakra, il punto energetico situato nel plesso solare, che regola l’attività del cuore e della respirazione, e che ci dà la possibilità di generare ed esprimere amore puro ed incondizionato.
FOREST BATHING: L’IMMERSIONE NEL BOSCO – È un’esperienza che aiuta a ritrovare la connessione con l’ambiente naturale e con le forme di vita che vi abitano. Il contatto con gli alberi produce benefici per la mente e il corpo, allevia lo stress e l’ansia, regola il battito cardiaco, migliora l’umore e allontana i cattivi pensieri. Una bella passeggiata in un luogo alberato come un bosco, una pineta o una strada di campagna può realmente rigenerarci nel corpo e nella mente. Se poi ci troviamo lontano dalla città, per un weekend o per una vacanza, è ancora meglio: la distanza dalla routine quotidiana è l’ideale per rilassarci completamente e per staccare davvero la spina. Il modo migliore per godere del contatto e dell’immersione totale nella natura è passeggiare da soli, o al massimo in compagnia del nostro amico cane: la solitudine ci aiuterà infatti a spogliarci di ogni pensiero e concentrare l’attenzione sul momento presente. È stato dimostrato che passeggiare nel verde riduce l’attività della corteccia prefrontale, l’area del cervello che presiede alla pianificazione e al ragionamento: il fatto di avere uno spazio tutto per sé a tu per tu con la natura ci spoglia delle nostre difese emotive e ci aiuta a rimetterci in connessione con il nostro io profondo. La moderata attività fisica richiesta dal camminare libera endorfine, gli ormoni del buon umore, e ci lascia con quel sano di stanchezza che favorisce il sonno notturno. Se non siamo abituati all’attività fisica, cominciamo gradualmente e aumentiamo man mano la lunghezza della passeggiata: scegliamo percorsi piacevoli e non faticosi, che favoriscono il distacco mentale e non impegnino troppo il fisico, secondo le nostre preferenze personali. Camminiamo a piccoli passi, senza fretta, respirando profondamente e con consapevolezza, per ossigenarci il più possibile.
BARE FOOTING – Camminare a piedi nudi nell’erba è un altro modo per entrare in contatto con la natura, attraverso la sensazione tattile trasmessa dalla pianta dei piedi. Camminare scalzi, dopo aver individuato una superficie idonea come un prato ben curato, o sula riva del mare, trasmette un’esperienza di grande benessere e di libertà. Questo modo di camminare ha effetti positivi sulla circolazione, stimola la termoregolazione, presenta numerosi benefici sui muscoli del piede e di tutto il corpo, migliorando la postura. In alcune località montane di vacanza sono stati predisposti appositi percorsi da affrontare senza scarpe in tutta sicurezza, per vivere serenamente e in tutta sicurezza l’esperienza del bare footing.
SILVOTERAPIA: ABBRACCIARE GLI ALBERI – Un passo più in là per chi pratica il forest bathing, consiste nella pratica di abbracciare il tronco degli alberi per godere appieno del loro potere curativo. Alcuni recenti studi di biologia hanno dimostrato che gli alberi sono in grado di “comunicare” tra loro attraverso la secrezione di particolari sostanze, chiamate terpeni: ad esempio, se una pianta viene attaccata da un determinato parassita, comincia a produrre una molecola specifica in grado respingere l’aggressore, attirare i nemici naturali del parassita e persino di “avvertire” le altre piante vicine che a loro volta cominciano a produrre la stessa molecola. Queste sostanze sono di solito odorose e vengono assorbite anche da noi uomini attraverso la pelle, specie quando attraversiamo un bosco, innescando una catena di effetti benefici. Abbracciare un albero è un gesto che i bambini fano istintivamente, ma che anche noi adulti siamo chiamati a riscoprire. Gli alberi, ad esempio, esercitano una influenza positiva nella cura della depressione, nel miglioramento dei livelli di concentrazione e persino nella capacità di alleviare le emicranie.
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