Assembramenti a Napoli dopo la Coppa Italia, scontro De Luca-Salvini: "Cafone somaro" | La replica: "E' un poveretto"
In un video il governatore della Campania ha preso una dura presa di posizione contro chi ha polemizzato sulla festa in città per la vittoria della squadra partenopea. Il leader del Carroccio ha contrattaccato
Volano stracci tra Vincenzo De Luca e Matteo Salvini a seguito delle polemiche per i festeggiamenti a Napoli, con tanto di assembramenti, per la vittoria della Coppa Italia. "E' un somaro geneticamente puro, un cafone con la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usurato", ha attaccato De Luca. La replica di Salvini: "Poveretto, apra gli ospedali invece di insultarmi".
L'ultimo attacco di De Luca: "Salvini un somaro, cafone" A seguito del primo botta e risposta il governatore è tornato ad attaccare il leader della Lega in una diretta video: "Ci saremmo risparmiati volentieri questa perdita di tempo, i commenti polemici hanno portato alla luce una propensione sotterranea incancellabile allo sciacallaggio perfino al razzismo nei confronti di Napoli", ha detto. "Voglio ricordare che in altre città, penso a Milano e a Vicenza, sono stati segnalati episodi di assembramenti dovuti alla movida senza che nessuno chiedesse ai governatori lombardi e veneti dove fossero. Siccome è capitato a Napoli l'espisodio, il cafone ha ritenuto di fare dei commenti, io credo che quel cafone politico abbia dimostrato di essere tre volte somaro", ha poi accusato.
"Ha la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usurato" "Primo perché se uno organizza una manifestazione il 2 giugno e a farlo non è un tifoso ma un segretario di partito in totale inosservanza delle norme di distanziamento, ha la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usurato. Secondo motivo di ciucceria come direbbe Eduardo De Filippo - ha proseguito De Luca -, si fa un assembramento notturno e l'equino domanda al governatore perché non ha fatto niente per far rispettare le norme nazionali, ma l'obbligo spetta al ministero dell'Interno e al prefetto. il presidente della Regione non c'entra niente". Infine, ha concluso, "siamo difronte davvero ad atti di vero sciacallaggio, perché se noi avessimo usato lo stesso criterio di strumentalità, noi la regione Campania, una regione che ha dato prova di rigore straordinario, se avessimo adottato lo stesso atteggiamento avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà del nord di altri sistemi sanitari nei quali si sono registrati morti a migliaia".
La controreplica di Salvini: "De Luca apra ospedali invece di insultarmi""Invece di insultare me o di mancare di rispetto perfino ai morti per virus, il signor De Luca riapra i troppi ospedali che ha chiuso in questi anni, i cittadini lo pagano per questo", ha contrattaccato Salvini dal sito affaritaliani.it. "L'unico razzismo che emerge - ha osservato - è quello del signor De Luca nei confronti dei suoi cittadini, che a decine di migliaia ogni anno sono costretti ad andare a farsi curare e operare in ospedali di altre Regioni, 14.000 solo in Lombardia nel 2019, pagando di tasca propria l'incapacità di chi governa". Infine sulla Coppa Italia: "Da milanista che non vince da anni sono felice per la vittoria del Napoli, per i suoi tifosi e soprattutto per Rino Gattuso".
La querelleLa querelle tra i due leader politici era nata dopo le polemiche scaturite dai festeggiamenti per la vittoria del Napoli contro la Juventus. A scagliare la prima pietra era stato Salvini che accusava De Luca di non aver fatto nulla per prevenire il comportamento dei napoletani: "Mi chiedo dov'era De Luca", aveva detto il leader della Lega a "Mattino Cinque", incalzando il governatore campano all'indomani del match. A stretto giro era arrivata la risposta del presidente della Regione su Facebook: "Daremo domani (19 giugno, ndr), senza fretta, una risposta congrua a un somaro geneticamente puro. Per il resto, parlando di cose piacevoli, onore a Rino Gattuso e lunga vita al catenaccio, che si conferma uno strumento di perfida efficacia nel fare impazzire gli avversari, e capace di produrre un godimento sportivo di rara intensità". Salvini aveva risposto lapidario: "E' un poveretto".
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