Dovrebbe essere la cosa più facile del mondo: se il nostro organismo ha bisogno di ricevere più acqua ci segnala la sua necessità attraverso la sensazione della sete. E, da parte nostra, la risposta dovrebbe essere altrettanto semplice e immediata, bevendo la quantità di acqua necessaria a riportare l’equilibrio. Non sempre però le cose vanno così: a volte siamo distratti, o troppo assorbiti in quello che stiamo facendo per ascoltare le richieste. Ecco allora a quali segnali, oltre alla sete, dobbiamo dare ascolto.
LA LOGICA: QUANTO DOVREMMO BERE? – Se anche non ci viene sete, dovremmo sapere che il nostro organismo ha bisogno di circa 1,5-2 litri di acqua al giorno in condizioni di normale attività fisica e temperatura esterna. Quando svolgiamo attività che richiedono impegno fisico, se fa molto caldo o se sudiamo in modo abbondante, queste quantità devono aumentare. Se proprio non ci ricordiamo di bere, teniamo sulla scrivania o sotto occhio una bottiglia d’acqua e imponiamoci un orario entro il quale dobbiamo svuotarla. Oltre all’acqua possiamo assumere anche altre bevande, purché naturali e non zuccherate, come tisane, infusi, brodo, estratti di frutta e versura. Fanno eccezione a questa regola solo le persone affette da disfunzioni renali o da particolari malattie: in questo caso la quantità di liquidi da assumere deve essere stabilita dal medico. .
A FIOR DI PELLE – La pelle secca e le labbra screpolate sono uno dei primi segnali di disidratazione. Oltre a utilizzare creme e prodotti cosmetici specifici, proviamo a bere di più: la nostra epidermide apparirà più fresca, elastica e sana.
GLI OCCHI – La carenza di acqua nell’organismo può tradursi in scarsità o assenza di lacrimazione, accompagnata da affaticamento della vista e dalla necessità di ammiccare con frequenza o battere le palpebre. Oltre a bere un bel bicchiere di acqua, si può alleviare il disturbo con una soluzione fisiologica in collirio che umidifica l’occhio e dà sollievo immediato.
ALITO CATTIVO E BOCCA SECCA – Se non beviamo a sufficienza, la saliva non viene adeguatamente ripulita. I batteri possono proliferare più facilmente nel cavo orale, facendoci avvertire un senso di bocca “appiccicosa” e secca. L’acqua, al contrario, lubrifica le mucose di bocca e gola e fornisce idratazione a lungo termine.
PLIN PLIN – La scarsità di urina o un suo colore più scuro e concentrato è segnale inequivocabile che il ricambio di liquidi dell'organismo non è adeguato: si tratta di un segnale importante perché in questa situazione soffrono molti organi interni.
DISTURBI DIGESTIVI – La prima digestione avviene in bocca e una corretta idratazione del cavo orale è il primo passo per il buon funzionamento di stomaco e intestino. Una buona lubrificazione preserva la densità del rivestimento dello stomaco, proteggendo l’organo dai danni causati dai succhi gastrici e che di solito si manifestano sotto forma di bruciore. La scarsità di acqua ha anche effetti negativi sul transito intestinale e favorisce la stitichezza.
UMOR NERO – Altri segnali della mancanza di acqua e, quindi, della cattiva comunicazione e scambio a livello cellulare sono cattivo umore, irritabilità e un certo senso di depressione.
DOLORI ARTICOLARI - Le articolazioni e la cartilagine che le ricopre sono composte sono composte per l’80% di acqua. Se l’idratazione non è adeguata, le articolazioni ne risentono con sintomi dolorosi e con una maggiore fragilità nel resistere ai microtraumi prodotti dai movimenti ripetuti, ma soprattutto nel caso di shock più intensi, ad esempio se incorriamo in una caduta.
SENSO DI STANCHEZZA, SONNOLENZA, VERTIGINI – Una sensazione di stanchezza diffusa, di sonnolenza o di affaticamento muscolare generale sono altri segnali di disidratazione. Anche i crampi, specie alle gambe, indicano la stessa carenza di acqua. Altri segnali importanti, da trattare con attenzione, sono il mal di testa, le vertigini, l’abbassamento della pressione: se non si corre rapidamente ai ripari, la disidratazione comporta una diminuzione di afflusso di sangue al cervello, con un calo delle capacità cognitive e, al limite, lo svenimento. Si tratta di sintomi gravi, per i quali è opportuno consultare il medico.