Gara per il trasporto pubblico locale, indagato il governatore toscano Rossi | La replica: accuse ridicole e infamanti
Il presidente della Regione: "Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni"
Il governatore toscano Enrico Rossi e altre sei persone sono indagate dalla Procura di Firenze, a seguito di un esposto presentato da alcune compagnie, per l'aggiudicazione della maxigara da 4 miliardi di euro per il traporto pubblico locale su gomma. La gara è stata assegnata ad Autolinee Toscane, controllata dai francesi di Ratp. I reati contestati sono turbativa d'asta, falso, abuso d'ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.
"Le accuse sono infamanti e ridicole - ribatte il governatore della Toscana - Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni. Per quanto mi riguarda l'accusa e' di avere rilasciato, il 13 novembre 2015, dichiarazioni sull'esito provvisorio della gara, prima della sua conclusione formale. In realta', coloro che hanno presentato l'esposto nascondono il fatto che la notizia già da un mese era di pubblico dominio e che la stampa e le agenzie nazionali l'avevano ampiamente riportata, poiche' la seduta della commissione per l'apertura delle buste era stata pubblica, come prevede la legge, e quindi tutti erano a conoscenza del risultato".
"La cosa più vergognosa e triste di questa vicenda - prosegue - è che con la strumentalizzazione della giustizia amministrativa e ora persino di quella penale si è sviluppato un contenzioso che ha ritardato di almeno 4 anni la partenza del nuovo servizio di trasporto pubblico locale, provocando un danno alle casse regionale di due milioni di euro per ogni mese, e impedendo ai cittadini di beneficiare da anni di un trasporto pubblico locale moderno e con autobus nuovi. Questa purtroppo è l'Italia".
"La verità è che se non verranno modificate queste procedure, che impediscono alle pubbliche amministrazioni di arrivare in tempi brevi e nel rispetto della legalità al risultato, non potrà mai esserci ripresa e crescita della ricchezza e dell'occupazione - conclude - Mi auguro che questi giorni di consultazioni da parte del governo abbiano fatto capire che è importante non solo stabilire cosa fare ma anche come farlo e entro quali tempi".
Nel dicembre 2019, il Consiglio di Stato, esprimendosi su una precedente sentenza del Tar, ha valutato in sentenza la gara come legittima anche laddove aggiudica un unico lotto regionale - anziché come in passato 'spacchettato per aree geografiche e di servizio - a un solo gestore per tutta la Toscana. Un altro ricorso al Tar, promosso da Mobit contro la richiesta di nuovi piani economici a corredo del bando e discusso il 26 febbraio scorso, eè stato respinto, con un'ulteriore sentenza del Consiglio di Stato, il 15 giugno, che ha deciso che non venisse sospeso l'affidamento della gara per il trasporto pubblico su gomma.
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