La costa italiana è disseminata di tratti di scogliere spettacolari, con grotte, archi naturali, faraglioni e formazioni rocciose dalla forma curiosa. Eccone una rassegna, da Nord a Sud, tutti da esplorare durante questa nostra estate alla scoperta delle bellezze della nostra Penisola. Perché, con buona pace di chi ama le spiagge sabbiose, nei pressi di rocce e scogli l’acqua ha una trasparenza speciale e colori incantevoli.
Capo d'Orso, Palau – Siamo nella Sardegna settentrionale, in un tratto di costa in cui le rocce sono modellate dall’erosione del mare e del vento. La roccia dell’Orso è molto famosa ed è una delle attrazioni turistiche più amate e fotografate della zona.
Isola del Pan di Zucchero, Masua, Iglesias – Ancora in Sardegna, ma stavolta sulla costa sud occidentale dell’isola, si trova questo imponente faraglione, il più alto del Mediterraneo, che in sardo si chiama “Concali su Terràinu”. E’ celebre per la sua forma curiosa e per lo scenario incantevole che offre, soprattutto al tramonto.
Capo Caccia, Alghero, Sardegna – Restiamo in Sardegna, stavolta sulla costa nord occidentale dell’isola: qui si trova Capo Caccia, un imponente promontorio di roccia calcarea affacciato sulla rada di Alghero. Insieme a Punta Giglio racchiude il grande golfo di Porto Conte.
Portovenere, Liguria – Uno sperone di roccia, battuto dal vento e dal mare della Liguria, protegge l’accesso al Golfo di La Spezia. Qui troviamo una chiesetta duecentesca dedicata a San Pietro e una celebre grotta intitolata al poeta inglese Byron: siamo a Portovenere, uno dei più celebri e pittoreschi borghi marinari d’Italia, inserito anche tra i patrimoni dell’Umanità Unesco.
Capo Bianco, Ponza - Sorge sul lato occidentale dell'isola nel Tirreno, tra la spiaggia di Chiaia di Luna e i Faraglioni di Lucia Rosa. Una parete rocciosa di roccia bianchissima che si getta a strapiombo sul mare, nella quale si aprono numerose grotte, visitabili con piccole imbarcazioni.
Faraglioni di Capri – Sono i faraglioni per antonomasia. Tre picchi rocciosi situati nel sud-est dell'isola, celebri in tutto il mondo e super fotografati. I loro nomi fanno riferimento alla loro posizione rispetto alla costa: il primo è unito alla terraferma ed è chiamato Faraglione di Terra; il secondo, separato dal mare rispetto al primo, è quello di Mezzo; mentre il terzo è il Faraglione di Fuori.
Fiordo di Furore, Costiera amalfitana, Salerno – Due pareti rocciose a strapiombo racchiudono una minuscola spiaggia e uno stretto seno di mare dall’acqua verd e limpidissima: siamo a Furore, in Costiera Amalfitana, su un tratto di mare tra i più belli e celebri del Mediterraneo. Il borgo resta semi nascosto dalle rocce e dal mare è praticamente invisibile.
Scala dei Turchi, Realmonte, Agrigento - Una falesia rocciosa di un biancore abbagliante, a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. È diventata celebre per la sua spettacolare bellezza e per le curiose forme delle rocce che la compongono, ma anche perché ha offerto lo sfondo per alcune scene degli episodi de "Il Commissario Montalbano", dallo scrittore empedoclino Andrea Camilleri.
Torre Sant'Andrea, Otranto, Puglia – Faraglioni, grotte, archi naturali: la costa di Torre Sant’Andrea è una vera meraviglia della natura, modellata dall’erosione del vento e del mare. Sulla costa adriatica salentina, a pochi chilometri da Otranto, la zona è costellata di piccole spiagge e incantevoli calette dal mare cristallino. A poca distanza si trovano anche i faraglioni chiamati Le due Sorelle: secondo la leggenda, si tratterebbe di due donne trascinate via dalle onde dopo essersi tuffate per ristorarsi dalla calura e trasformate in pietra.
Scoglio della Vela, Conero, Ancona – Siamo sul lato meridionale della baia di Portonovo, nel Conero. Tra le numerose rocce che caratterizzano questo tratto selvaggio di costa, una delle più caratteristiche è lo scoglio della Vela, che deve il nome alla sua particolare forma. Molti coraggiosi lo scelgono come trampolino per i loro tuffi.