Otto brani, tre feat d'eccezione (Ernia, Carl Brave ed Emis Killa) e un mood sempre diverso. "Montagne russe", il primo Ep di Random, è questo. Il rapper che si è fatto conoscere ad “Amici” racconta a Tgcom24 il suo primo lavoro in tempi di lockdown: "Mi ispirano i dettagli, piccoli particolari della vita che nessuno nota. Scrivo nel ricordo di un amore passato".
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Perché "Montagne russe"?
E' il nostro (con Zenit, ndr) primo anno di carriera, è stato come entrare da un giorno all'altro nel mondo della musica in modo prepotente e per due ragazzi di 19 e 21 anni è stato un po' come stare sulle montagne russe, fare una salita e non aspettarsi quando ci sarà la discesa. Una sorpresa e tanto divertimento. D'altronde ogni pezzo ha un mood differente, racconta emozioni diverse.
Come è stato lavorare al primo Ep?
Strano. Avevamo un disco pronto. Poi c'è stata la quarantena e con tutti i pro e i contro ci ha permesso di ragionare all'Ep. Volevamo dare musica alla gente, avevamo pochissimo tempo e per farlo ci han dato una settimana per tutte le canzoni. In 7 giorni sono state concepite, prodotte e registrate. Una settimana di fuoco.
Con tante soddisfazioni...
E' stato bello avere un team di persone che credono nel progetto e che diventa anche il loro sogno, e pensare che un anno fa le persone che lavoravano a tutto erano due.
© Ufficio stampa
Ci sono collaborazioni molto importanti, da Ernia a Emis Killa a Carl Brave, come sono nate?
Ernia è stata la prima collaborazione e lo ringrazio perché ha creduto al progetto senza basarsi sui numeri che facevo. Gli altri feat sono arrivati in maniera strana, li ipotizzavamo come cose che non sarebbe mai potute succedere... dicevamo tra amici 'su sta canzone ci starebbe bene Brave'... Sono artisti che abbiamo sempre ascoltato. Un giorno ho trovato il coraggio di scrivere loro direttamente ed è andata bene. Hanno accettato entrambi.
L'ispirazione da dove ti viene?
E' come se qualcuno scrivesse al posto mio, come se una mano dal cielo scendesse su di me, è tutto molto strano. Scrivo nel nome di un ricordo di un amore passato. Il ricordo di me che ho amato. Le prime emozioni. Mi ispiro dai dettagli, piccoli particolari della vita che nessuno nota.
“Chiasso” è al doppio platino, ti aspettavi questo successo?
E' stata la mia scommessa. Al mio produttore non piaceva, idem ai miei manager. Ho avuto tutti contro. Ma ci ho sempre creduto. Dentro di me sapevo che la canzone averebbe fatto il suo corso.
Come sintetizzi la tua esperienza ad "Amici"?
Per me ha significato tanto. Mi ha formato. E' un regalo di Dio. Ero molto insicuro, le persone che avevo davanti prima le vedevo solo in tv. La prima volta tremavo. Anche se ad Amici Speciali non era una gara sentivo che non ero al livello degli altri. Ho vissuto tutto con l'ansia di non esser pronto e questo mi ha permesso di migliorarmi.
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