Sulle due ruote a riscoprire l’Italia: dal Piemonte alla Sardegna
Da Venezia a Torino, da Alghero a Cagliari, attorno a Siena o in Puglia, con il vento tra i capelli
Riscoprire l’Italia: è il momento delle due ruote
E’ il momento di riscoprire il Paese più bello del mondo: l’Italia. Con la riapertura dei confini regionali e la possibilità di usufruire dei voli nazionali, sarà di nuovo possibile tornare a visitare lo Stivale da un capo all’altro.
E si potrà farlo, come suggerisce eDreams, soprattutto in bicicletta, uno dei modi più salutari per osservare il panorama, divertirsi e perché no, mantenere la linea. Ecco alcune località particolarmente indicate per chi ama le due ruote.
La ciclovia che collega Venezia a Torino - Si tratta del progetto di un tracciato di 679 chilometri di pista ciclabile, tra le più grandi d’Italia, che andrà da Venezia a Torino, toccando Milano e poi Ferrara, Mantova, Parma e Alessandria. Si parte dal Lido di Venezia e passando prima da Chioggia, Polesine e poi da Pavia, si raggiunge il capoluogo lombardo attraverso la ciclabile del Naviglio Pavese. Da lì si arriva a Torino attraversando il Monferrato e una costellazione di pittoreschi paesini. La pista, tutt’ora in costruzione, si dilunga lungo tutto l’asse del Po e nasce da un progetto del Politecnico di Milano con l’obiettivo di diventare un bene comune a servizio dell’economia locale e di tutti i comuni che sorgono ai bordi del percorso. Ad oggi sono già percorribili i primi 102 chilometri.
L’Eroica nei dintorni di Siena - L’Eroica, oltre ad essere una manifestazione evocativa del ciclismo di altri tempi che si svolge in ottobre, è anche un circuito che si snoda per le strade intorno a Siena e composto da due itinerari, quello lungo da 205 chilometri e quello più breve da 135. Il percorso ad anello è suddiviso in 6 tappe e attraversa, partendo dalla città famosa per il palio e tornando da lei, le strade bianche delle colline del Chianti e della Val d'Orcia, passando per Montalcino e incrociando per un tratto di strada la via Francigena. Si può decidere di percorrerlo in libertà, ma se si vuole ricevere l’”attestato eroico” occorre collezionare per tutte le tappe del percorso i timbri da apporre sul road book.
Ciclovia dell’acquedotto pugliese - E’ un percorso cicloturistico di circa 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), ed il Grande Sifone Leccese, che dalla fine del primo tratto arriva a Santa Maria di Leuca, alle porte di Lecce, dove si trova anche una cascata monumentale realizzata nel 1939. Si tratta un itinerario che attraversa il Mezzogiorno, toccando Campania, Basilicata e Puglia e collegando tra loro alcuni dei luoghi più affascinanti ma meno valorizzati della Penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Terra d’Arneo ed entroterra del Salento. Questo tracciato può contare su circa 230 km di strade di servizio già esistenti e in parte precluse al traffico motorizzato. Una via che porta alla scoperta di uno degli impianti più complessi al mondo.
Sardegna: da Alghero a Cagliari - La costa occidentale della Sardegna è meno battuta di quella orientale e per questo motivo meritevole dell’attenzione dei viaggiatori. Il percorso, che costeggia la costa ovest dell’isola, parte da Alghero e arriva a Cagliari, si dipana lungo vie asfaltate a partire dal centro storico della città. Una volta lasciata la cittadina aragonese della Riviera del Corallo ci si dirige verso Bosa, borgo medievale e unica città fluviale dell’isola, famosa per la filigrana d’oro e il vino. Da lì si raggiunge la Torre dei Corsari passando per San Salvatore per dirigersi poi verso Portixeddu e Sant’Antioco e il famoso Pan di Zucchero. Parte da qui il tratto di strada lungo una delle vie costiere più spettacolari d’Italia che da Porto Teulada arriva a Chia, una litoranea famosa in tutto il mondo per le sue cale e spiagge con tutte le sfumature di blu. Infine, arrivati a Pula, l’ultimo tratto è quello che conduce al capoluogo sardo, Cagliari.
SU TGCOM24