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Pesaro, il popolo no vax divide i giudici: stesso caso ma con sentenze opposte

Due gip hanno l'uno prosciolto e l'altro condannato genitori "disobbedienti" che, per la Procura, sono tutti pari merito colpevoli di aver portato i figli non vaccinati all'asilo nonostante il divieto espresso dei presidi

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I no vax dividono anche i giudici. Nel Tribunale di Pesaro, città che, nel 2017, aveva ospitato la grande manifestazione del popolo in t-shirt "arancione a favore della libertà vaccinale", si sentenzia su casi identici ma con decisioni opposte. Due gip hanno l'uno prosciolto e l'altro condannato genitori "disobbedienti" che, per la Procura, sono tutti pari merito colpevoli di aver portato i figli non vaccinati all'asilo nonostante il divieto espresso dei presidi.

I 30 imputati giudicati dal gip Giacomo Gasparini, riporta il Giorno, sono stati prosciolti. Destino opposto e avverso, invece, per gli altri 20 per i quali il gip Francesco Messina ha emesso il decreto penale di condanna: pagamento della sanzione di 100 euro. Due verdetti che hanno colto di sorpresa la stessa Cristina Tedeschini, procuratore capo, e Maria Letizia Fucci, il sostituto procuratore che per mesi ha spulciato centinaia di carte e cercato di mettere ordine nell intricato rovo di norme sull' obbligatorietà vaccinale.

"Abbiamo la convinzione che questa vicenda meriti una valutazione della suprema Corte di Cassazione. Vogliamo che si entri nel merito del tema vaccini che sono stati una grande conquista per la salute e la vita dell' uomo", affermano Tedeschini e Fucci. A Pesaro, la guerra sui vaccini ha inizio nell'anno scolastico 2018-2019. Caos davanti ad alcuni asili della città dove all'ingresso si consumano scontri tra i presidi e le maestre da una parte e i genitori. Partono le denunce, arrivano le due sentenze. La storia, giudiziaria, non ha ancora un finale.

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