storie di moda

Poggiospada. Il lusso versatile del beachwear

Costumi da bagno cuciti a mano che esaltano la sinuosità del corpo femminile dall'alba al tramonto con un sofisticato tocco glamour

di Elena Misericordia

© Ufficio stampa

Studi in giurisprudenza e un percorso di vita che sembrava portare altrove, così comincia l’avventura di Carola Emma Re, giurista trentenne, fondatrice del brand luxury beachwear Poggiospada.
Sotto l’iniziale guida della nonna materna, che le trasmette l’amore per il tailoring, insieme ai primi rudimenti dell’arte del cucito, dopo gli studi universitari, Carola rimette mano ai cartamodelli realizzati nell’adolescenza e inizia a documentarsi sui materiali di ultima generazione, sui laboratori di produzione e sulle strategie di commercializzazione. 

Nel 2019 è pronta per lanciare Poggiospada: costumi da bagno dal fascino ricercato, utilizzabili anche come raffinati body o sottogiacca nella vita di tutti i giorni. Pezzi sofisticati nati per il mare, ma dal forte appeal glamour, che li rende speciali e insoliti anche in città. Le linee eleganti esaltano la sinuosità del corpo femminile grazie al sapiente uso di diversi materiali, lavorati secondo i canoni di eccellenza delle sartorie italiane. Trasparenze intriganti e incantatrici, colori audaci ed ipnotici, geometrie insolite, tessuti preziosi, dalla seta al tulle passando per lo chiffon…per un outfit sensuale e ricercato, da esibire oltre i confini delle spiagge assolate.

Chi è Carola Emma Re? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?

Se dovessi raccontarmi attraverso degli aggettivi direi: impegnata, volitiva, autoironica e...a volte un po’ eccentrica! Sono pavese di nascita e milanese d’adozione. Mi sono trasferita a Milano per frequentare la facoltà di giurisprudenza all’Università Cattolica. I miei studi mi hanno permesso di acquisire gli strumenti per gestire in prima persona diversi aspetti del mio lavoro e mi hanno mostrato tecnicamente come poter dare vita ad una mia realtà imprenditoriale. Quando il progetto Poggiospada ha preso corpo, mi sono dedicata allo studio dei materiali e delle tecniche di lavorazione.

Da dove deriva la tua passione per la moda? 

A dispetto del mio lavoro, non mi sono mai immaginata come stilista o designer. Ho sempre amato il mondo dell’arte, del bello, della fotografia, dei colori, della sartoria…ma sognavo di diventare avvocato. Poi la creatività ha avuto il sopravvento e quella che era sempre stata una passione si è trasformata in un lavoro. 
Ho ripreso in mano i bozzetti che realizzavo da ragazza, quando nei negozi non trovavo gli abiti che desideravo e, sotto la guida di mia nonna, li facevo confezionare dalla sarta di famiglia…da quel momento ha preso vita la mia nuova avventura!

Quando e com’è nato il brand Poggiospada? Come mai la scelta di questo nome? 

Poggiospada vede la luce nel 2019. É nato tutto un po’ per gioco, per una scommessa con me stessa. Fino a quel momento avevo sempre pensato che i miei studi e il mio percorso professionale mi avrebbero condotta in altra direzione, ritenevo anche che nella vita si dovessero correre solo rischi calcolati… Ho deciso di realizzare capi artigianali per rispondere alla mia predilezione per le cose “fatte a mano”, un po’ come una volta: fatte bene e con calma. Penso che, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, sia doveroso riappropriarsi del proprio tempo e riconoscergli il giusto valore. Il nome non è casuale e rappresenta bene questo concetto: Poggiospada è una collina di proprietà della mia famiglia, sulla quale mio nonno, imprenditore vinicolo, coltivava vitigni. Per avere un buon vino ci vuole tempo, cura e dedizione...proprio come per i miei costumi!

Perché i costumi? Cosa rappresenta per te questo indumento?

Quando il progetto ha preso corpo, ho scelto senza esitazioni di dedicarmi al mondo del beachwear perché trovo che il costume da bagno stia perdendo sempre più la sua connotazione prettamente stagionale per diventare un capo versatile. Da qui l’idea di confezionare costumi che possano essere indossati anche in città, come body e sottogiacca, oppure abbinati a sofisticati pantaloni a palazzo per un aperitivo in barca o a bordo piscina. Quando racconto il mio prodotto ad amiche e clienti, o meglio, a clienti che poi spesso diventano amiche, mi piace trasmettere il mio concetto di beachwear, inteso come “abito” a tutti gli effetti. Abbandoniamo l’idea del costume dimenticato in una borsa di paglia dopo una giornata di sole e immaginiamolo come un pezzo chiave del nostro guardaroba, capace di farci sentire belle, audaci e sofisticate!

Come riassumeresti le cifre stilistiche delle tue collezioni?

Tratti eleganti e giochi maliziosi di trasparenza, che esaltano la femminilità di ogni donna, attraverso l’utilizzo sapiente di materiali diversi. 

Tulle, Seta, Luce e Savannah, questi i nomi delle diverse linee per la stagione SS21. Quali sono gli elementi distintivi di ciascuna?

Ogni collezione gioca con i materiali e i tagli per creare capi raffinati e chic. La collezione Tulle, ad esempio, coniuga il Sensitive di Eurojersey - impalpabile e fresco - con un tulle elastico tutto italiano. Troviamo due interi: il monospalla più amato dalle mie clienti, il Kea, in colore rosso corallo e presto disponibile anche in nero, e il modello Marrakech con collo halter. Quest’ultimo, lo ammetto, è il mio preferito! Per realizzare la collezione Seta, invece, ho scelto un tessuto che replica l’effetto della seta e dal nome evocativo: Glamour. Lo utilizzo per il monospalla Cassis, in verde smeraldo, adatto a tutte le fisicità. Il suo nome ci riporta nella famosa cittadina della Provenza, dove immagino le mie clienti indossarlo con un una gonna ampia di pizzo, un enorme cappello e una borsa di paglia, pronte per perdersi tra le bancarelle del famoso mercato… Nella collezione Luce troviamo due bikini: il modello Portofino, con slip a vita bassa e bra a triangolo sormontato, e il modello Jaipur, a vita alta, dal sapore un po’ vintage, con un bra dalle spalline che in sartoria chiamiamo scherzosamente “a biscotto”. Si tratta di spalline molto sottili che, nella parte centrale, dove si appoggiano alla spalla, si allargano creando un effetto molto sofisticato. La parola chiave di questa collezione è “tessuto di corsetteria”, naturalmente Made in Italy. Lo abbiamo posizionato internamente, nella fascia sotto seno dei bra, in modo da dare più sostegno di un elastico normale e dunque ancora più comfort. Ritroviamo anche qui il tessuto Sensitive, che questa volta però crea un gioco di contrasti con i profili in materiale luminoso e cangiante, enfatizzato dai raggi del sole. Ci sono poi due nuovi bikini pronti ad entrare in collezione: slip a vita bassa con cinturina in tulle drappeggiato, abbinato ad un bra molto scollato e minimal per la collezione Tulle, slip vita alta e tonalità del mare e della terra per la collezione Seta. Per completare le linee, ho pensato a dei kimono in chiffon di seta color latte.

Pochi pezzi per la spiaggia dal forte appeal glamour anche in città, ad esempio come sofisticato sottogiacca. E il glam bikini da sera?

L’imperativo è “lusso versatile”. Quante di noi escono di casa alla mattina per rientrare soltanto alla sera? Il desiderio è sempre lo stesso: sentirsi belle, chic e adatte ad ogni occasione. Così mi è venuta l’idea di realizzare capi che potessero accompagnarci dall’alba al tramonto. Le mie clienti li indossano con jeans, blazer dalle spalle strutturate o avvolte in un pareo di seta, oppure con pantaloni ampi dalle stampe etnico-chic e sandali bassi. Il glam bikini, poi, ci conduce oltre la mezzanotte. Realizzato con un prezioso scollo che si appoggia ad un’unica spalla, permette di aggiungere una manica in chiffon di seta, in modo da suscitare un effetto ancora più prezioso… adatto ad una cena sulla spiaggia e alle occasioni più glamour durante le notti estive!

Che importanza assumono per te artigianalità Made in Italy e scelta dei materiali?

Ho voluto dedicare grande attenzione ai dettagli e ai materiali: le nostre sarte tagliano e cuciono a mano tutti i capi che realizziamo, utilizzando un tessuto Made in Italy, certificato ecosostenibile, dalle performance interessanti, leggero e morbido al tatto, che veste con il massimo comfort, delineando la figura e asciugandosi in fretta. Faccio costantemente ricerca di materiali e di tecniche di lavorazione per offrire alle mie clienti, più che un prodotto fine a se stesso, un’esperienza di tailoring. Quella sul Made in Italy per me è stata una scommessa doverosa: noi italiani siamo stati capaci di costruire una artigianalità e un know-how invidiabili nel mondo; era impensabile per una produzione come la mia, fortemente legata alla manifattura del territorio, decidere di rivolgersi altrove.

Chi è Carola nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?

Sono una sognatrice... con i piedi ben saldi per terra! Nel tempo libero gioco a tennis, pratico yoga e non rinuncio a una giornata alla spa.

Cosa sogni per il tuo futuro? 

Sogno di svegliarmi una mattina, fra dieci anni, fare un bilancio personale e sentirmi realizzata. Poi…caffè, colazione e di corsa in azienda a lavorare!