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L'anno scolastico si chiude con lo sciopero generale: prof in piazza per chiedere più personale e sicurezza

I sindacati denunciano gli organici inadeguati e la mancanza di disponibilità sul rispetto dei venti alunni a classe. Flash mob dei docenti in molte città

Flash mob, manifestazioni e striscioni da nord a sud: così gli insegnanti sono scesi in piazza per protestare contro il dl Scuola nell'ultimo giorno di un anno scolastico caratterizzato da una gestione nel segno dell'emergenza. A scatenare la rabbia dei docenti la grande maggioranza delle decisioni del governo sulla scuola, con l'unica eccezione dell'aggiornamento delle graduatorie dei supplenti.

"Organici inadeguati" - In particolare, gli insegnanti criticano la mancanza di disponibilità rispetto alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e Ata "la cui necessità - spiegano - è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato tecnico-scientifico indica le misure indispensabili per il riavvio delle attività didattiche in presenza". 

Scuola, i prof scendono in piazza tra proteste e flashmob

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Milano, protestano gli addetti mense
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Milano, i docenti manifestano all'Arco della Pace
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 Sciopero a Milano, Parco Sempione
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 I maestri in piazza a Napoli
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 I maestri in piazza a Napoli
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I maestri in piazza a Napoli
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 Manifestanti a Napoli con l' "imbuto" in riferimento a una presunta gaffe della Azzolina
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Manifestanti a Napoli con l' "imbuto" in riferimento a una presunta gaffe della Azzolina
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I maestri in piazza a Napoli
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Flash mob a Torino in piazza Castello: gli insegnanti simulano un grande recinto per simulare l'ingresso a scuola di 50 ragazzi e mostrare che "solo per due classi non basta mezza piazza Castello"
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La protesta degli insegnanti a Torino
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 La protesta degli insegnanti a Torino
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Gli insegnanti protestano a Torino
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La protesta dei prof a Torino
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Gli insegnanti in piazza a Torino
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 La protesta dei prof a Torino
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Milano, la protesta degli addetti alle mense davanti alla Regione Lombardia
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Milano, la protesta degli addetti alle mense davanti alla Regione Lombardia
A Torino i docenti simulano il distanziamento, a Napoli chiedono sicurezza in classe e sfilano con striscioni e "imbuti" per protestare contro il ministro Lucia Azzolina, a Milano manifestano gli addetti delle mense scolastiche. Nell'ultimo giorno di scuola i professionisti dell'istruzione si mobilitano per chiedere di rimettere al centro il pianeta educazione. 

"Chiediamo sicurezza" - Non accolte, dicono i sindacalisti, le richieste da loro avanzate per garantire il rigoroso rispetto del limite dei venti alunni per classe e la promozione di modifiche normative che sottraggono i dirigenti scolastici da responsabilità in merito alla manutenzione degli edifici. Insoddisfatti sono Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda anche rispetto alla mancata previsione di un concorso riservato agi assistenti amministrativi facenti funzione di direttori dei servizi generali amministrativi. "Tutto questo - dicono i sindacati - si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro già a settembre, come non vi è alcuna certezza sulle risorse da destinare al rinnovo del contratto 2019-2021". 

Flash mob, slogan e "distanziamenti" - A Milano gli addetti alle mense scolastiche hanno organizzato il loro presidio davanti alla Regione Lombardia, mentre i docenti si sono radunati all'Arco della Pace con molti "imbuti" in riferimento alla presunta gaffe del ministro Azzolina. A Torino i docenti si sono disposti con le "distanze sociali" in piazza Castello in un flash mob cercando di attirare l'attenzione sulla difficoltà di garantire la sicurezza in classe, mentre a Firenze i lavoratori della scuola hanno protestato nel segno della richiesta "No a classi pollaio, sì a rinforzare gli organici per riaprire a settembre in sicurezza". 

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