Francesco Guccini ha festeggiato online i suoi ottant'anni (una settimana prima del compleanno. che cade il 14 giugno), con una evento social a cui ha partecipato anche il collega Luciano Ligabue. Il Comune di Modena e Bper Banca hanno infatti organizzato domenica una diretta su Facebook per spegnere virtualmente le candeline e presentare la sua l'autobiografia aggiornata "Non so che viso avesse".
Tra gli invitati il critico e docente modenese Alberto Bertoni, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il rocker Luciano Ligabue ed Eugenio Tangerini, responsabile relazioni esterne di Bper Banca. A condurre l'evento Beppe Cottafavi, editor della prima edizione del libro.
"Altro che vino, ai concerti bisogna essere lucidi" - Un'occasione per parlare di musica, di poesia, di Emilia ma anche per sfatare alcune leggende metropolitane che circolano intorno alla figura del cantautore. "Come quella per cui sarei un esperto di osterie, uno che tutte le sere si beve ettolitri di vino. L'immagine di Guccini col fiasco è sbagliata, ai concerti bisogna essere lucidi", ha replicato Guccini, tra il divertito e il sarcastico, rispondendo a Luciano Ligabue, che raccontava di una serata alcolica a Correggio. Il cantautore ha poi ricordato il suo primo incontro con Ligabue: "Era un primo maggio, e gli dissi che anche io cantavo il rock'n roll".
Ligabue: "Avvelenata il pezzo più punk della musica italiana" - Liga ha quindi ricordato alcune canzoni del Maestrone, come "L'avvelenata", che "pur avendo un animo molto folk è il pezzo piu' punk, forse, della musica italiana". Poi c'e' 'Incontro', recentemente reinterpretata da Ligabue: "Ricantandola mi è venuta voglia di andare a vedere a che età Francesco l'aveva scritta e cantata, perché era carica di malinconia. Ecco, Francesco aveva 30 anni e questo credo sia un po' un marchio che ha la sua canzone, e anche la sua scrittura, questa componente malinconia".
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