Fase 3, Conte: "Non temo di cadere, è urgente agire subito"
Il presidente del Consiglio allontana le voci di un'imminente crisi nel governo: "Fa parte del gioco ho imparato a non meravigliarmi"
"Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade. Fa parte del gioco, ho imparato a non meravigliarmi". Lo assicura il premier Giuseppe Conte in un'intervista al Corriere della Sera, in cui evidenzia l'urgenza di agire in fretta. "Non possiamo ritardare il confronto con imprenditori, sindacati, categorie. L'urgenza non nasce da un mio capriccio ma dalla realtà".
"Bisogna muoversi da subito", dichiara Conte. "Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo. Poi chiamiamolo patto, chiamiamolo confronto. Ma non va rimandato".
Conte si definisce una persona "che non riesce a lavorare senza una strategia. E quella sulla fase del dopo-virus - spiega - avevo cominciato a prepararla già durante l'emergenza coronavirus". In merito alle tensioni nella maggioranza, "la verità è che quando si arriva alla sostanza delle cose, asciugandole dalle polemiche, ci si rende conto che questa maggioranza è composta da partiti responsabili, che capiscono bene quali siano le priorità del Paese", dice il presidente del Consiglio.
"Il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate", prosegue Conte. Quanto al ministro dell'Economia Gualtieri, "ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me. Come premier non scavalco nessuno".
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