Maggio, timidi segnali

Moto, le proposte Ancma per una vera ripartenza

Dal bonus fino a 3.000 euro alla detassazione, dallʼingresso free nelle ZTL alla patente a scuola per 14enni

Le vendite di motocicli e scooter a maggio in Italia sono calati del 10,35% rispetto al maggio 2019. Diciamolo chiaramente: poteva andare peggio! Ma per lʼAncma ‒ lʼAssociazione nazionale ciclo motociclo e accessori ‒ si tratta di segnali ancora timidi e non si può trascurare il collasso dei primi 5 mesi: -37,8% (ad aprile -97%!). Urgono incentivi!

L’associazione di categoria ha raccolto le idee per rilanciare il settore, che dà lavoro in Italia a 40 mila persone tra biciclette e motocicli, fruttando all’erario un gettito IVA di 5,5 miliardi di euro l’anno. LʼItalia è il secondo Paese al mondo per produzione di biciclette (ci supera soltanto la Cina), e questo settore ha beneficiato dʼincentivi ‒ 500 euro massimo a copertura del 60% del prezzo ‒ che, invece, non sono stati riconosciuti alle due ruote a motore: scooter e motociclette di ogni segmento e cilindrata. Eppure il parco circolante dei veicoli targati, quindi oltre i 50 cc, è vecchio: su 6,9 milioni di modelli in circolazione, 4,9 milioni hanno più di 10 anni.

Le idee raccolte da Ancma e proposte al governo vanno dal bonus fino a 3.000 euro, a copertura del 30% del prezzo di listino, alla detassazione per chi acquista un nuovo veicolo. Per smaltire lʼinvenduto dei primi 5 mesi del 2020, inoltre, andrebbe spostata la data dʼingresso della normativa Euro 5 sulle emissioni, che il Regolamento europeo 168/2013 prevede dal primo gennaio 2021. E ancora la possibilità di entrare senza pedaggio nelle ZTL e viaggiare su autostrade e tangenziali anche con i mezzi 125 guidabili con la patente B. Allo studio cʼè anche la patente per i 14enni da prendere a scuola, inserendo all’interno del programma scolastico le lezioni. Sarebbe un salutare risparmio sulle spese familiari.

Quanto al mercato italiano oggi, reggono meglio gli scooter, sia di cilindrata 125 che superiori, mentre le moto di grande cilindrata soffrono. Il lockdown primaverile ha visto crollare i segmenti custom e supermotard, un buon 50% in meno, perché chiaramente cʼerano poche occasioni per godersi il nuovo. Cʼè il successo scontato dei veicoli elettrici, ma qui tutto dipenderà dagli investimenti che faranno le compagnie di sharing nel futuro a breve.