Scontri con la polizia e arresti a Hong Kong durante la veglia di commemorazione del massacro di piazza Tienanmen, avvenuto 31 anni fa. La cerimonia era stata vietata dalle autorità locali sulla base delle misure anti-Covid. Per disperdere la folla, la polizia ha lanciato cartucce urticanti contro gli attivisti. Poco prima, gli agenti avevano issato la bandiera blu, l'invito a sciogliere ogni assembramento illegale in vista del possibile uso della forza.
Hong Kong Free Press ha segnalato che poliziotti in borghese hanno effettuato un numero imprecisato di arresti, che, secondo quanto reso noto dalla polizia in un tweet, sono stati eseguiti per l'occupazione e il blocco delle strade. Si tratta, in particolare, di interventi contro la violazione delle leggi.
Oltretutto la tormentata veglia di quest'anno potrebbe essere l'ultima. In chiusura della manifestazione a Victoria Park, Lee Cheuk-yan, esponente dell'Alleanza di Hong Kong per i movimenti patriottici democratici della Cina, ha sottolineato come "la legge sulla sicurezza nazionale, fatta in Cina, sta arrivando a Hong Kong e sarà imposta unilateralmente" facendo riferimento alla bozza di legge approvata dal Congresso nazionale del popolo. "Noi - ha proseguito - non sappiamo se potremo avere una veglia con le candele il prossimo anno (...) ma anche allora noi continueremo a venire a Victoria Parl per accendere le candele. Chiudo al popolo di Hong Kong di accendere con noi una candela anche il prossimo anno. Lotteremo e faremo sì che il mondo sappia che noi non rinunciamo alla nostra libertà".