Dolomiti: vacanze in solitudine e serenità dall’alba al tramonto
A piedi o in bici fra i boschi torna la libertà di vacanza
Dolomiti: bellezza pura e colori magici
Le Dolomiti sono senza dubbio nella top ten delle mete più indicate e ambite per riappropriarsi della libertà e poter chiamare a pieno titolo quel periodo “vacanza”. Obiettivo: camminare, girare in bici da strada e mountain bike, arrampicarsi e poi distendersi sull’erba a guardare gli spettacoli più sorprendenti che il sole ci regali, prima l’aurora frizzante su una delle vette dell’Alto Adige poi il tramonto che fa arrossire lentamente il paesaggio nel più assoluto silenzio e nella più completa pace.
Il nostro viaggiatore arriva in auto in Valle Aurina, estremo nord dell’Italia in provincia di Bolzano; qui vengono organizzate passeggiate guidate per pochi per raggiungere lo Speikboden, propaggine occidentale delle Alpi della Zillertal, da cui si può godere l’esperienza di un’alba da togliere il fiato. Le vette del Seewassernock (2.516 m), del Dosso grande (2.400 m) e del Montecorno (2.475 m) sono punti di osservazione perfetti per vedere i primi raggi del sole raggiungere quelle maestose alture: partenza col cielo ancora scuro con la guida dall’Alpenpalace Luxury Hideaway e Spa Retreat, tappa alla stazione a valle dello Speikboden e poi la strada inizia a salire, ma in circa 20 minuti si raggiunge la croce in vetta, dove il palcoscenico della nascita del giorno si manifesta nella sua grandiosità. Al ritorno all’Alpenpalace sarà l’ora giusta per la colazione che, consumata nel giardino grande tanto da smarrirsi (30mila mq), sarà ancora più rilassante.
Spostiamoci in Val d’Ega, un punto di riferimento impareggiabile per fare camminate o girate in mountain bike esclusive a caccia di tramonti da sogno, una valle mai affollata a due passi da Bolzano: nei boschi, che coprono circa il 70% del territorio e dove si sviluppa la maggior parte di 500 km di sentieri, il nostro viaggiatore può sbizzarrirsi; con passo sicuro, privo di vertigini, con le calzature adatte ai piedi, può affacciarsi all’esperienza del trekking del tardo pomeriggio sul Corno Bianco, 2313 metri di altezza. All’altezza del Passo Oclini insieme a guide esperte come Erich Obkircher, conoscitore di rocce e tradizioni locali, il percorso inizia la leggera salita fra prati e distese che profumano di pino mugo. Il ripido tratto finale per la cima, fra pareti di candida dolomia (da cui il nome “Corno Bianco”) porta ad un posto in prima fila di fronte al massiccio dello Sciliar, col Catinaccio e il Latemar che si tingono di rosso nell'ora dell'“Enrosadira”, l’eccezionale tramonto. Mentre imbrunisce seduto nel verde il nostro viaggiatore assapora la cena a sacco in quota con eccellenze altoatesine come speck del contadino, formaggi di malga, pane nero e vino selezionato (prenotazione su www.eggental.com). Sarà da brividi (e da esperti) poi scendere in bici. Con una bella giornata a disposizione si potrebbe fare il Latemarronda, il giro del Latemar in sella alla bici passando per Val di Fiemme, val di Fassa, val d’Ega, non troppo impegnativo e appagante e con possibilità di farsi trasportare in funivia in alcuni tratti (www.latemar.it).
Per trovare cibi tipici e golosi bisogna optare per la “destinazione maso”: una vacanza senza dubbio emblema di semplicità e spensieratezza, a partire dalla garanzia di avere un appartamento a completa ed esclusiva disposizione all’interno di strutture agricole di piccole dimensioni e a conduzione familiare, da scegliere in base alle preferenze di servizi e location sfogliando il sito del Gallo Rosso (www.gallorosso.it). Diretto a Funes (BZ), in cerca di pace, il nostro viaggiatore troverà un punto panoramico da sogno sotto le Odle, per raggiungere le quali potrà incamminarsi su diversi percorsi poco frequentati, scegliendoli in base al grado di difficoltà. Non si può rimanere impassibili davanti a quelle cime: accoccolati nella vasca a idromassaggio privata con vetrate rivolte sulle Odle al maso Unterkantiolerhof – incantevole, in posizione isolata - si comprende perché siano considerate fra le vette più belle delle Dolomiti, osservandone il profilo ideale e frastagliato, le pareti merlettate luccicanti, le gole e i crepacci che diventano dorati sotto il sole per poi impallidire dopo il tramonto. Al mattino presto la contadina lascia dietro alla porta di casa la colazione con i prodotti tipici del maso o delle aziende agricole vicine come frutta, uova fresche, latte appena munto, yogurt, marmellata, burro e pane.
Altro luogo dove soddisfare ogni esigenza di vacanza, di piacere e di rigore salutistico è l’altopiano del Renon: siamo proprio sopra a Bolzano, si può scegliere di raggiungere questa zona in auto oppure con la funivia e lo storico trenino del Renon. E’ il Weberhof il maso Gallo Rosso strategico in cui alloggiare in compagnia degli animali della fattoria, dando – se si vuole – una mano nelle attività contadine quotidiane. A poca distanza si trova il lago di Costalovara, uno dei più puliti e d’Italia, dove poter giocare e nuotare in sicurezza; nei boschi dei dintorni si possono avvistare animali selvatici, veder saltare gli scoiattoli sui rami e sentire nitidamente il canto degli uccelli d’alta quota. Da vedere assolutamente le Piramidi di Terrarossa, bizzarro fenomeno naturale di terra, le più belle d’Europa, architetture formatesi 25mila anni fa (per costante erosione di materiale argilloso, sopra a cui poggia un masso) nella valletta di Rio Fosco sulla strada per Longomoso e Monte di Mezzo, nella valletta di Rio Rivellone nei pressi di Soprabolzano e nella valletta di Rio Gasterer a Auna di Sotto.
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