Cinque cose che non sapete su Tetris
Conoscete davvero il più noto puzzle game di tutti i tempi? Ecco cinque curiosità sul gioco e sul suo creatore
Se chiedessimo chi tra i lettori non ha mai giocato a Tetris vedremmo probabilmente ben poche mani alzate: il puzzle game creato dal designer e programmatore russo Aleksej Leonidovič Pažitnov è certamente una colonna portante del mondo dei videogiochi, con i suoi mattoncini colorati e il gameplay semplice ma accattivante. Approfittiamo dunque di questa rubrica per conoscere cinque cose che forse non sapevate su Tetris.
I pezzi che usiamo in Tetris sono dei tetrimini, ovvero delle forme geometriche formate da quattro quadrati adiacenti disposti nelle sei possibili combinazioni. In origine però il gioco doveva utilizzare dei pentamini, ovvero pezzi formati da ben cinque quadrati: questa scelta aveva però portato a una ben più ampia varietà di forme, con conseguente imprevedibilità e difficoltà di gestione della partita. Pažitnov preferì dunque puntare su forme più semplici e in varietà limitata, usando così i tetrimini.
Secondo Pažitnov, ciascun tetrimino in Tetris ha una sua personalità propria. L’autore ha infatti spiegato al noto sito Polygon che considera ciascuna forma come un individuo specifico: ad esempio il pezzo quadrato è un tizio cocciuto perché non c’è modo di farlo ruotare. Pažitnov è arrivato al punto di cercare di scrivere una storia con protagonisti i pezzi di Tetris, salvo poi abbandonare l’idea.
Pažitnov non ha percepito royalties per Tetris per parecchi anni a partire dalla sua prima pubblicazione in Russia, nel 1984 fino a metà degli anni ‘90, il tutto per una serie di lunghe peripezie burocratiche e a causa di una pessima gestione dei diritti del gioco. Durante questi anni, una volta informato della popolarità del gioco al di fuori della Russia, Pažitnov ha modestamente ammesso che a lui bastava sapere che così tante persone si stavano divertendo con una cosa da lui inventata. Le beghe legali per la commercializzazione di Tetris arrivarono a coinvolgere nel 1989 persino il presidente dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbachev. Finalmente nel 1996 i diritti del gioco tornarono a Pažitnov che fondò la Tetris Company e iniziò a guadagnare denaro dalla sua creatura.
Threshold Entertainment ha acquisito nel 2014 i diritti per la creazione di un film basato su Tetris. La casa di produzione cinematografica fondata da Lawrence Kasanoff - ex collaboratore di James Cameron, a oggi non ha fornito alcun dettaglio sulla possibile trama del film e sull'effettiva lavorazione, che restano avvolte nel mistero. Gli unici dettagli forniti da Kasanoff sono che si tratterà di un film di fantascienza e che verrà addirittura prodotta una trilogia definita “epica”. Il budget stimato nel 2016 per la produzione del primo film è di 80 milioni di dollari. Threshold Entertainment non è nuova ad adattamenti tratti da videogame: nel loro curriculum c’è infatti anche l’interessante film di Mortal Kombat del 1995 e il suo pessimo seguito, Mortal Kombat: Annihilation, del 1997.
Pažitnov non si è fermato alla creazione di Tetris. Negli anni successivi alla pubblicazione del suo gioco più noto ha lavorato su numerosi altri puzzle game come ad esempio Welltris del 1989, variante “prospettica” del suo più noto videogame, oppure Hatris del 1990, un videogame molto simile a Tetris come concetto che però utilizza cappelli di vario genere da impilare. Dal 1997 ha anche lavorato a stretto contatto con Microsoft creando ad esempio le due raccolte di puzzle per Windows intitolate The Puzzle Collection e The Pandora’s Box, mentre i possessori di Xbox 360 ricorderanno Hexic, il puzzle game preinstallato nelle versioni della console dotate di hard-disk o comunque scaricabile da Xbox LIVE Arcade.
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