"Il riccio era già morto, non l'ho ucciso io. Questo fa una bella differenza". Il 14enne di Ciriè (Torino) ripreso a "palleggiare" con un riccio (poi trovato morto) - e per questo denunciato - si difende dalle accuse. In sua difesa arriva anche il padre: "Non ho certo insegnato questo a mio figlio. Però bisogna dire le cose come stanno: il fatto è grave, ma mio figlio non ha ucciso quell'animale".
Intervistato da Repubblica insieme al figlio, protagonista della vicenda, l'uomo ha affermato: "Gli insulti e le minacce che ci sono arrivati non ce li meritiamo".
Riguardo al video finito su Instagram, il giovane sostiene di averlo filmato per prendere in giro un amico soprannominato "il Riccio" e di averlo passato ad un altro ragazzo. Successivamente sarebbe stato caricato sui profili social di altri componenti del gruppo prima di venire rimosso "quando mi ha chiamato mio padre infuriato chiedendomi che cosa avessi pubblicato".
"Non mi immaginavo di creare tutto questo polverone - ha detto il ragazzo - mi spiace soprattutto per la mia famiglia: so di averli delusi. Se dovrò pagare per quel che ho fatto sono pronto a farlo. Però davvero non sono un mostro, ma solo un ragazzo che ha fatto una cosa stupida".