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Usa, Onu: "Covid e proteste per George Floyd rivelano una discriminazione razziale endemica"

L'Alto Commissario per i diritti umani, Michelle Bachelet ha parlato di "disuguaglianze troppo a lungo ignorate". La Germania si schiera: "Le proteste sono comprensibili e più che legittime"

Ansa

La pandemia e le manifestazioni per la morte di George Floyd hanno messo in luce le "discriminazioni razziali endemiche" negli Usa. Lo ha detto l'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. "Il virus ha rivelato disuguaglianze troppo a lungo ignorate", ha spiegato, mentre le proteste hanno evidenziato "non solo le violenze della polizia contro le persone di colore, ma anche le disuguaglianze nella sanità, nell'istruzione e nel lavoro". 

Da Berlino: "Proteste più che legittime" - Un commento ai disordini che stanno mettendo a ferro e fuoco molte città statunitensi hanno colpito anche Berlino. "Le proteste pacifiche sono comprensibili e più che legittime", ha dichiarato Heiko Maas,  ministro degli Esteri tedesco. Maas ha dichiarato che i suoi pensieri sono con gli amici e la famiglia di Floyd, che "ha perso la vita in un modo davvero terribile e scioccante, o si dovrebbe dire che gli è stata tolta".

Vetrine in frantumi e auto distrutte: New York dopo le proteste

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I manifestanti scesi in piazza per protestare contro la morte dell'afroamericano George Floyd hanno devastato negozi, distrutto auto, scritto messaggi di odio sui muri in una Manhattan trasformata. Nelle strade e nei palazzi restano i segni di una lunga giornata di violenza e di rabbia. 

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