Seviziato e preso a calci fino alla morte: questa è stata la sorte di un riccio che ha avuto la sventura di trovarsi tra i piedi di alcuni adolescenti di Ciriè (Torino). I ragazzi, mentre si accanivano sull'animale indifeso, si sono ripresi e hanno postato il video su Instagram. Il materiale è finito nella denuncia presentata ai carabinieri dalla Lida, Lega Italiana dei Diritti dell'Animale, di Ciriè Valli di Lanzo. "E' stato commesso un atto criminale per una manciata di like sui social", il commento della guardia zoofila della locale Lida Laura Masutti a Tgcom24.
A dare notizia della querela presentata ai carabinieri è stata la stessa responsabile della locale sezione Lida Laura Masutti. "Ho recuperato il riccio preso a calci a Ciriè, naturalmente era morto", ha scritto nel post che accompagnava le immagini dell'accaduto.
"Sono profondamente inorridita che dei bambini/ragazzini - ha aggiunto - siano nostri concittadini, forse vicini di casa, che vediamo tutti i giorni e che forse abbiamo visto sui passeggini con le loro mamme, apparentemente famiglia per bene. Genitori che crescono dei piccoli mostri senza pietà, senza sentimenti, senza coscienza, senza futuro".
"Come potranno fare I genitori certi piccoli grandi mostri - si chiede in conclusione la responsabile dell'associazione animalista. - Come saranno quando i loro genitori saranno vecchi e inermi come quel povero piccolo riccio diventato una palla per il loro divertimento?".
Per quanto riguarda le indagini, gli autori del gesto, probabilmente minorenni, sarebbero stati già individuati. "Dovranno rispondere di uccisione di animali e quel povero riccio deve aver davvero sofferto molto - racconta a Tgcom24 Masutti. - Non presentava ferite esterne, quindi i balzi e le successive pesanti cadute sull'asfalto devono avergli provocato traumi interni, una sofferenza atroce per lui. E non sappiamo cosa è accaduto prima di registrare quel video, lo accerteranno i carabinieri".
E, infine, "chi con tanto sadismo compie questi atti violenti contro un riccio, una lucertola, un cane, un gatto a 14 anni, dove può arrivare da grande?", è l'allarme che l'associazione lancia.