"Non esprimo alcuna opinione sull'Ops lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca". E' quanto afferma l'a.d. dell'istituto lombardo, Victor Massiah, sottolineando che "al momento e fino alla pubblicazione del prospetto non esiste ancora l'Offerta pubblica di sottoscrizione, ma solo la comunicazione dell'intenzione di Intesa di lanciare un'Ops". Secondo i legali di Ubi l’operazione lanciata da Intesa potrebbe "decadere”.
In un'intervista a La Repubblica, Massiah ha affermato che "c'è un'innegabile asimmetria informativa tra chi ha lanciato l'Offerta, e può parlare quando e quanto vuole per spiegarne gli aspetti positivi, e la società bersaglio in attesa di conoscerne il contenuto e sotto passivity rule".
A Massiah viene comunque chiesto di spiegare l'iniziativa senza precedenti del Cda: chiedere ai giudici di stabilire che la pandemia fa decadere l'offerta di Intesa. "Anche la situazione in cui ci troviamo - ha spiegato -, con un'Offerta pubblica di scambio non concordata su una banca ben amministrata, è senza precedenti. Facciamo riferimento alla clausola 'Mac', che stabilisce che il compratore può riservarsi di ritirarsi o meno nel caso appunto di un "Material adverse change", una condizione eccezionale che si verifichi".
Quando si verificano eventi come pandemia e conseguente lockdown, "secondo tutti i pareri legali che abbiamo avuto, il compratore si deve esprimere", ha evidenziato Massiah. E lo deve fare "senza indugio o tempestivamente, dicendo in sostanza se eserciterà o meno il diritto a invocare la clausola. Questo perché la caratteristica dell'Ops è la sua irrevocabilità. Se tu compratore non dichiari, se invochi o meno la clausole e ti puoi riservare anche dopo di ritirare l'offerta, allora non è vero che è irrevocabile".
Il numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha detto più volte, anche dopo lo scoppio della pandemia, che l'Offerta resta valida. Ma, sottolinea Messiah, "lo ha detto in interviste e dichiarazioni, ma non in documenti con effetto legale".