SpaceX, storia della compagnia che ci porterà presto in viaggio su Marte
Da Zip2 a PayPal, passando per SpaceX e la sua ultima creatura “Tesla”. Ecco come Elon Musk sta cambiando il mondo attraverso le sue aziende
Gli Usa tornano nello spazio con Crew Dragon
Un visionario, un genio o un folle: il giudizio su Elon Musk è ancora aperto. Persino i suoi amici hanno dubitato di lui quando, qualche anno fa, dentro un Hard Rock Cafe, iniziava a parlare di viaggi su Marte. Pensavano a uno scherzo, ma lui faceva estremamente sul serio comprando dal suo smartphone una serie di razzi russi che gli sarebbero serviti per decollare verso il pianeta rosso. A poche ore dal primo lancio con astronauti privati ripercorriamo la storia di questa azienda che fa dell'azzardo il proprio manifesto.
#LaunchAmerica - Si tratta di uno degli eventi più attesi dell’anno. Il primo lancio di astronauti nello spazio dal suolo americano dal 2011, ma anche e soprattutto il primo a essere gestito da una compagnia privata: la SpaceX di Elon Musk. La Nasa, che finora si era affidata a navicelle e razzi costruiti da terzi esclusivamente per mandare materiale nello spazio, si è limitata a collaborare come semplice partner. L’evento, promosso con l’hashtag #LaunchAmerica, verrà trasmesso in diretta tv ma sarà anche un grande evento social. La missione è affidata al razzo Falcon 9 e ai due astronauti americani Doug Hurley e Bob Behnken, che avranno il compito di portare la navicella Dragon-2 presso la ISS, la Stazione spaziale internazionale che orbita intorno alla Terra.
Dal viaggio in Russia alla Mars Society - L’idea di Elon Musk di creare un business nel campo spaziale vide la luce quando venne licenziato da PayPal, la sua seconda startup, mentre era in luna di miele con la moglie a Sydney. A 30 anni si presentò in Russia con una valigetta con dentro 20 milioni di euro, per ultimare l’acquisto dei razzi, ma i russi pretendevano otto milioni di dollari per ognuno di loro e Musk non era disposto a spendere quella cifra. Sull’aereo di ritorno l’illuminazione: prende il suo pc e inizia a progettare dei razzi spaziali, accorgendosi di poterne costruirne molti e a prezzi più contenuti. Da qui la decisione di trasferirsi a Los Angeles, la patria dell’industria spaziale, per reclutare le menti più brillanti degli Stati Uniti. Nel frattempo diventa membro della Mars Society, una no profit che ha l’obiettivo di esplorare Marte, prima con un investimento di 5mila dollari e poi con uno più sostanzioso di 100mila, per la creazione di alcuni centri di ricerca nel deserto. Lì ha la possibilità di instaurare dei rapporti con appassionati da tutto il mondo, ex dipendenti della Nasa, della Cia, dell’esercito, ma anche personaggi di Hollywood, come il regista James Cameron.
2002: nasce SpaceX - Dopo la morte del figlio di 10 settimane tra le sue braccia, Elon Musk non si arrende e arriva a lavorare anche 22 ore al giorno. Grazie a una parte dei soldi ottenuti dalla vendita di PayPal a eBay per circa 100 milioni di dollari, compra un vecchio capannone vicino Los Angeles e lo rimette a nuovo. A giugno 2002 fonda SpaceX, un’azienda aerospaziale privata composta da 12 persone e che oggi conta 7mila dipendenti, tra cui Tom Mueller, uno dei più grandi progettisti di razzi spaziali al mondo. SpaceX avrebbe costruito razzi per trasportare carichi molto più economici rispetto a quelli sul mercato, applicando i principi della lean startup nel mondo aerospaziale: 7 milioni di dollari anziché 30 milioni per trasportare 249 chili. Un’idea impossibile, dicevano.
4 il numero perfetto - Da sempre grande fan della saga Star Wars, progetta il primo razzo chiamandolo Falcon 1, in riferimento al Millennium Falcon, la celebre astronave di Ian Solo. Dopo pochi mesi chiude il primo contratto con Vandeberg Air Force Base, per trasportare il satellite TacSat-1 e vince l’appalto di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale della Nasa del valore di 1.6 miliardi di dollari. Ma dopo un iniziale periodo di grazia, grazie agli aumenti di capitale, i 20 milioni di dollari dalla Founder Fund, e da altri venture, tra cui anche Google, per un valore complessivo di 1,15 miliardi, i primi tre tentativi del Falcon 1 vanno in fumo a causa di piccoli errori tecnici. Bisognerà aspettare il 28 settembre del 2008, dopo solo 6 anni dalla nascita dell’azienda, per vedere il primo razzo SpaceX raggiungere con successo l’orbita terrestre bassa. Successivamente Musk e i suoi sviluppano altri progetti, come Falcon 9, Falcon Heavy e la capsula Dragon, che rifornisce la Stazione Spaziale Internazionale, diventando la prima azienda privata a riuscire nell’impresa. Ma non vuole fermarsi ancora.
Internet per tutti e i viaggi su Marte - La fantasia di Musk non ha limiti e le sue idee (quasi sempre) diventano realtà. Ha progettato dei lanciafiamme a basso costo, un’auto indistruttibile (dopo che la presentazione del prototipo dimostrò il contrario), voleva collaborare con le autorità thailandesi per recuperare i ragazzini intrappolati nella grotta attraverso la costruzione di un tubo di nylon e ha fondato la casa automobilistica Tesla, specializzata nella produzione di auto elettriche. L’ultima bizzarra idea è stata quella di chiamare il figlio (il sesto) X AE-12, una formula matematica per dichiarare il suo amore nei confronti della velocità. Ma Elon Musk ha anche due sogni nel cassetto, uno per l’umanità e un altro per sé: vuole lanciare nello spazio 1 2mila satelliti SpaceX per donare Internet gratis a tutti e soprattutto vuole essere il primo uomo a essere seppellito su Marte. Due progetti non da poco, ma per un genio come Musk non esistono limiti. E infatti nel febbraio 2019 spiazza nuovamente tutti con un post su Twitter, dichiarando che porterà tre turisti in giro per lo spazio entro la fine del 2021. Prezzo del biglietto? Da 100mila a 500mila dollari. La rivoluzione spaziale ha inizio.
Da 12 a 120 miliardi di dollari - Con ben 12 miliardi di dollari, oggi SpaceX è una delle aziende private più valutate al mondo e un nuovo studio di Morgan Stanley evidenzia che la società spaziale privata di Elon Musk potrebbe raggiungere un valore di 120 miliardi di dollari entro dieci anni.
Articolo realizzato in collaborazione con il master biennale in giornalismo della IULM, contenuto a cura di Francesco Li Volti.
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