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Coronavirus, la fondazione Gimbe accusa la Lombardia: "Magheggi sui numeri" | La Regione querela: "Parole gravissime"

La fondazione boccia la riapertura anche di Liguria e Piemonte, affermando che la curva del contagio in queste Regioni non è adeguatamente sotto controllo

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E' scontro sui dati relativi all'emergenza coronavirus tra Gimbe e Lombardia. Il presidente della fondazione, Nino Cartabellotta, ha sostenuto che "si combinano anche magheggi sui numeri, scatenando la replica della Regione, che ha presentato una querela. "Parole gravissime, offensive e soprattutto non corrispondenti al vero. E' inaccettabile ascoltare simili affermazioni che ci auguriamo siano rettificate da chi le pronunciate", si legge in una nota.

In Lombardia "i dati sono pubblicati in modo trasparente. Nessuno, a partire dall'Istituto superiore di sanità, ha mai messo in dubbio la qualità del nostro lavoro", ha sottolineado ancora la Regione. La querela è stata definita "un atto inevitabile" contro "accuse intollerabili e prive di ogni fondamento per le quali il presidente di Gimbe dovrà rispondere personalmente".

Gimbe ha inoltre segnalato che i dati analizzati riflettono quasi interamente le riaperture del 4 maggio, ma non quelle molto più ampie del 18 maggio che potranno essere valutate nel periodo 1-14 giugno, tenendo conto di una media di cinque giorni di incubazione del virus e di 9-10 giorni per ottenere i risultati del tampone.

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