La Boeing ha annunciato di aver ripreso la produzione del controverso 737 Max, protagonista di due gravissimi incidenti nel 2019 in seguito ai quali tutti gli aerei del suddetto modello erano rimasti a terra. Per questo motivo il colosso americano dei cieli aveva interrotto la produzione del 737 Max a gennaio. L'azienda non specifica però se la Federal Avion Administration sia vicina a concedere l'autorizzazione che certifica la sicurezza dei velivoli.
I due incidenti avevano provocato la morte di 346 persone e l'azienda aveva deciso a quel punto di lasciare a terra tutti i velivoli di quel modello. Ma ora, seppur a tasso ridotto, la Boeing prevede di costruire 31 apparecchi al mese entro il 2021. La società ha annunciato anche il taglio di 12.000 posti di lavoro, comprese 6.770 uscite "non volontarie" a causa della frenata del traffico aereo provocata dal coronavirus. In una email ai dipendenti, il Ceo della società, Dave Calhoun, ha dichiarato che la pandemia ha avuto un "impatto devastante" sui conti del gruppo.
American Airlines travolta da crisi: annuncia taglio del 30% Intanto, nel settore aereo, si registrano le conseguenze della crisi legata alla pandemia di coronavirus. American Airlines ha annunciato un piano per tagliare del 30% lo staff manageriale e amministrativo. Si tratta di una riduzione di 5.000 posti di lavoro circa. Secondo la Cnbc, inoltre, il gruppo avrebbe anche iniziato a offrire incentivi agli assistenti di volo e ad altri dipendenti affinché si lincenzino.