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Da Recovery Fund a Next Generation Ue, von der Leyen: "Piano da 750 miliardi, ripareremo le economie insieme"

Conte soddisfatto: "Un ottimo segnale, la cifra è adeguata". Il no dei Paesi frugali alla proposta. Merkel: "Accompagneremo il piano in modo costruttivo, ma il negoziato non si chiuderà a giugno"

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato un nuovo strumento per combattere in Europa la crisi da coronavirus, il "Next Generation Ue", che varrà 750 miliardi, tra i quali all'Italia ne andranno circa 170. "Ripareremo le economie insieme", ha detto la leader della Commissione, spiegando: "La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo". 

"Lavorare insieme" - "Un'economia in difficoltà da una parte - ha chiarito - indebolisce una forte dall'altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme".

"Uno sforzo da 2.400 miliardi" - La von der Leyen ha poi spiegato che lo sforzo complessivo dell'Ue per la ripresa sarà "da 2.400 miliari di euro" e ha sottolineato che "le proposte più coraggiose sono quelle più sicure". La proposta del Fondo da 750 miliardi, ha continuato, si aggiungerà ai 1.100 miliardi di bilancio pluriennale Ue, il Qfp, "riveduto a 1.100 miliardi per un totale di 1.850 miliardi". Il tutto sarà sommato ai 540 miliardi delle misure già approvate: Mes light, Sure per la disoccupazione e fondi Bei. 

Il no dei Paesi "frugali" - Immediato il no dei quattro Paesi "frugali", tra cui in particolare l'Olanda ha subtio minacciato "lunghe trattative" per l'approvazione del pacchetto. La von der Leyen ha precisato che la Commissione ha ascoltato le rimostranze dei Paesi (Austria, Olanda, Svezia e Danimarca) che chiedono un approccio "moderno, temporaneo e proporzionato", come "è stato fatto". E ha ribadito che il fondo non porterà alla mutualizzazione del debito. 

Conte: "Ottimo segnale, la cifra è adeguata" - Soddisfatto Giuseppe Conte, che sui social ha commentato così le parole della von der Leyen: "Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall'Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall'inizio. Cinquecento miliardi a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse".  

Merkel: "Il negoziato non si chiuderà al Consiglio Ue di giugno" - Sulle previsioni per il bilancio pluriennale la cancelliera tedesca Angela Merkel ha precisato: "E' chiaro che le trattative saranno difficili e non saranno chiuse già al prossimo Consiglio europeo di giugno. Il nostro obiettivo è che in autunno si riesca a trovare abbastanza tempo per le consultazioni nel Parlamento europeo e nei Parlamenti nazionali, in modo che possa entrare in vigore entro il primo gennaio 2021". E ancora: "La Commissione ha fatto una proposta che accompagneremo in modo costruttivo e su cui dovremo consultarci. Il piano dovrà servire alla ripresa e al futuro e molte sono le questioni ancora aperte. La proposta della Commissione contiene elementi di quella avanzata da noi ed elementi della proposta degli altri Paesi. Ci sarà una trattativa".

Gentiloni: "Svolta senza precedenti" - Illustrando l'iniziativa di Bruxelles, il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni ha detto che si tratta di "una svolta per fronteggiare una crisi senza precedenti". Il pacchetto sarà composto da 500 miliardi di sovvenzioni e altri 250 di prestiti. Prevista la raccolta di fonti sul mercato con garanzie degli Stati. 

Macron: "Giorno essenziale per l'Ue, ora avanti veloce" - E' un "giorno essenziale per l'Europa", ha scritto in un tweet il presidente francese Emmanuel Macron. "Ursula von der Leyen propone un inedito piano di rilancio da 750 miliardi di euro per regioni e settori in difficoltà. L'accordo franco-tedesco ha permesso questo progresso. Dobbiamo andare veloci e adottare un accordo ambizioso con tutti i nostri partner europei". 

Gualtieri: "Rilanciamo la crescita con coesione e sostenibilità" - Il governo italiano "condivide la necessità di una visione unitaria dello sviluppo nazionale che coniughi crescita e investimenti con sostenibilità ambientale e sociale", ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. "Crediamo - ha continuato - nella funzione di indirizzo delle politiche pubbliche Abbiamo preso provvedimenti immediati e siamo impegnati nel predisporre un vero e proprio piano strategico per la ripresa. La Commissione Ue ha presentato una proposta ambiziosa di un grande strumento per sostenere l'Unione e i suoi Stati membri verso strumenti di sviluppo inclusivo e green. In questa cornice inseriremo gli indirizzi dell'Italia peri rilanciare crescita, economia, occupazione, coesione". 

Di Maio: "Usiamo i soldi per abbassare le tasse" - Questo strumento "significa metterci in grado di spendere tutti i soldi che servono - ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -: la priorità adesso è abbassare le tasse, non dobbiamo sbagliare come dieci anni fa. Usiamo i soldi per abbassare le tasse". 

All'Italia la quota più alta - Il pacchetto proposto dalla Commissione europea per l'Italia ammonta a 172,7 miliardi di euro secondo fonti ben informate. Di questa somma, 81,807 miliardi sarebbero versati come aiuti e 90,938 miliardi come prestiti. Questi 172,7 miliardi proposti dalla Commissione Ue per l'Italia rappresentano la quota più alta destinata a un singolo Paese. E questo sia in termini assoluti sia per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto che i prestiti. Segue l'Italia la Spagna, con un totale di 140,4 miliardi, divisi tra 77,3 miliardi di aiuti e 63,1 miliardi di prestiti. 

I rimborsi del prestito entro il 2058 - La Commissione otterrà i 750 miliardi di euro innalzando "temporaneamente" il tetto delle risorse proprie del bilancio comune al 2% del Pil Ue, e andando sui mercati a finanziarsi. Il debito emesso dovrà essere rimborsato tra il 2028 e il 2058, attraverso il bilancio comune post 2027. Per reperire risorse Bruxelles propone di includere nuove risorse da tasse sulle emissioni, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e web tax.

Anche i Paesi contrari avranno soldi a fondo perduto - Dopo Italia e Spagna, terza, in ordine di grandezza per la quota proposta per singolo Paese, è la Polonia, con 63,8 miliardi di euro, di cui 37,693 di aiuti e 26,146 di prestiti. Per la Francia sono previsti 38,7 miliardi, mentre per la Germania 28,8, in entrambe i casi solo di aiuti a fondo perduto.   Questi fondi - evidenziano le fonti - sono quelli pre-allocati per l'iniziativa battezzata dalla Commissione 'Next Generation Ue' e si potranno poi combinare con altri programmi. Negli aiuti a fondo perduto sono compresi quattro strumenti: React Eu, RRF, Just transition fund e Rural Development. La proposta della Commissione prevede aiuti a fondo perduto anche ai Paesi cosiddetti 'frugali': alla Danimarca andrebbero 2,156 miliardi, all'Olanda 6,751, alla Finlandia 3,460 e all'Austria 4,043

Olanda avverte: negoziati saranno lunghi - "Le posizioni sono lontane e questo è un dossier che richiede l'unanimità, quindi i negoziati richiederanno tempo. E' difficile pensare che questa proposta potrà essere il risultato finale di quei negoziati". Questa la prima reazione di fonti diplomatiche olandesi sulla proposta della Commissione europea per la ripresa economica. 

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