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Ultimo giorno di scuola, Ascani: "In classe non si può ma lavoriamo per farlo all'aperto"

Il viceministro dell'Istruzione rilancia la proposta per consentire agli studenti di salutarsi prima dell'inizio delle vacanze estive

Ansa

Quasi otto milioni di studenti che da mesi ormai si vedono solo attraverso lo schermo di un computer o di un telefono. Il coronavirus ha stravolto anche la didattica, consentita solo a distanza, ma anche i rapporti sociali. Studenti e insegnanti dall'oggi al domani hanno dovuto rinunciare al contatto diretto, e al confronto. Negli scorsi giorni è partita dal viceministro Ascani la proposta per consentire agli alunni di rientrare nelle loro scuole almeno per un giorno, l'ultimo del calendario scolastico. Un saluto, un'occasione per ritrovarsi prima della pausa estiva, confidando in un rientro a settembre, con le dovute precauzioni.  

Il mondo chiuso in casa per il coronavirus: la scuola diventa telematica

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Il Comitato tecnico scientifico ha però ufficialmente bocciato l'ipotesi di di riaprire le scuole per l'ultimo giorno dell'anno scolastico. La stessa Ascani allora prova a rilanciare: "Se il Comitato tecnico scientifico non ritiene sia abbastanza sicuro fare incontrare gli studenti delle classi terminali in piccoli gruppi nelle scuole, lavoreremo con gli enti locali e i territori per consentire di farlo all'aperto o in altri luoghi che possano essere adatti". E aggiunge: "Tutto questo andrà fatto in sicurezza, su base volontaria per studenti e famiglie e tutelando la responsabilità di ciascuno. Individueremo spazi e modalità idonee".

Coronavirus, ecco come bambini e ragazzi potrebbero tornare tra i banchi di scuola

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Mentre in Italia l'anno scolastico 2019/2020 è ormai chiuso a causa della pandemia di coronavirus, in alcuni Paesi europei e non solo i governi hanno deciso di far tornare bambini e ragazzi a scuola, adottando però misure di sicurezza. Prima fra tutte le mascherine, obbligatorie per tutti gli studenti. Le classi sono poi state modificate, sistemando i banchi, solo singoli, e a distanza di almeno un metro e mezzo l'uno dall'altro. Gli insegnanti, invece, oltre che mascherine devono indossare anche una visiera protettiva. Precauzioni che potrebbero essere importate nel nostro Paese in vista della riapertura della scuola.

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