vertenza difficile

Vertenza Jabil, l'azienda conferma i licenziamenti: salta il tavolo

Quando sembrava tutto definito, l'azienda, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di non voler proseguire sulla strada dell'accordo tra le parti. Tensione allo stabilimento di Marcianise

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E' saltato in nottata quando sembrava tutto definito con il ritiro dei 190 licenziamenti, il tavolo sulla Jabil tenuto in videoconferenza con il ministro del Lavoro Catalfo e il sottosegretario Mise Todde, l'azienda e i sindacati. Proprio l'azienda, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di non voler proseguire su questa strada". Il tavolo potrebbe riprendere questa mattina per un ultimo tentativo di scongiurare i licenziamenti.

Secondo i sindacati Jabil ha improvvisamente detto no a "un percorso condiviso per la gestione degli esuberi nello stabilimento di Marcianise (Caserta). La trattativa era stata complessa e faticosa ma aveva riportato tutti gli attori al buonsenso, grazie allo sforzo e alla mediazione di governo e Regione e alla determinazione e responsabilita' del sindacato. I licenziamenti sarebbero stati ritirati per riprendere un percorso di ricollocazione con stretto monitoraggio delle istituzioni".

Per il rappresentante sindacale "la Jabil con questo atto scellerato mette in discussione la missione industriale, e crea forte incertezza minando la sua credibilità. I lavoratori tutti vengono lasciati senza nessun futuro. Chiediamo al governo di tentare un'ultimo sforzo per riportare tutti al buonsenso o altrimenti di mettere in sicurezza il sito e accertare tutte le responsabilità".