"Aspi, quelli del crollo del ponte di Genova, che si sono macchiati del sangue delle 43 vittime, adesso ricattano: se non ci fate la garanzia dello Stato per un prestito, non investiamo". Il viceministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5s) va all'attacco ("Revochiamogli le concessioni, noi un piano ce l'abbiamo, Aspi va commissariata") e aggiunge: "De Micheli (ministro Infrastrutture, Pd) ha un dossier? Nessuno lo ha visto, nemmeno Conte".
Il viceministro: "Commissariare Aspi" - "Noi un piano ce l'abbiamo, un piano serio che risponde a tutte le critiche di quelli che dicevano che senza la concessione tanti padri di famiglia alla fine perderanno il lavoro. Non perde il lavoro nessuno. Vogliamo commissariare direttamente Aspi, con un commissario di governo. E Spea, che era quella che taroccava i controlli, la sostituiamo con Anas"., aggiunge su Facebook Cancelleri. "Così non perde il lavoro nessuno - spiega - e allontani la penale che dovremmo riconoscere per la revoca della concessione, perche' la metti alla fine come onere di subentro, e intanto fai partire il bando di gara".
"Intanto fai partire il bando di gara, per il quale ci vorranno almeno 2 anni e mezzo, tre, anche 4 se ci sono dei ricorsi. Nel frattempo che facciamo? Lasciamo tutto ai Benetton? Ad Aspi? Ci continuiamo a far ricattare da queste persone sui giornali?", chiede polemicamente il viceministro, che si rivolge ai partiti di maggioranza. "Amici miei io non ci sto, questa cosa va fatta immediatamente. Ripeto alle altre forze di maggioranza, a Pd e Iv, che stiamo aspettando di fronte a gente di questo tipo che continua ad andare sui giornali e ricattare il Governo? Nessuno può ricattare il governo, lo Stato italiano, i cittadini. Per me dobbiamo agire in quel modo li' e dovremmo cominiciare ad esere sempre più forti".
Aspi, Cancelleri: dossier De Micheli nessuno l'ha visto "Il ministro De Micheli ha questo dossier dove ha fatto insieme con Aspi una sorta di trattativa. Non lo conosce nessuno questo dossier, non lo conosce ne' il M5s né altre forze di governo, né Conte", ha precisato il viceministro delle infrastrutture e trasporti. "Lo ha dichiarato lei sui giornali. Ebbene che lo tirasse fuori, cominciamo a parlarne è inutile che ci giriamo intorno. Quando riusciremo a fare questa discussione? Il tempo e' scaduto, perche' quando andremo a consegnare il ponte di Genova, quando sara' finito, lo dovremo consegnare a qualcuno e se non sappiamo a chi va la concessione, non sapremo neanche a chi va il contratto di governo".
Orlando: "Aspi eviti i ricatti e abbassi i toni" - Sulla vicenda interviene anche il vicesegretario del Pd Andrea Orlando che a Sky Tg24 dice, sull'intenzione di Aspi di ridurre gli investimenti: "Sarebbe meglio evitare ultimatum e ricatti, lo dico da ligure. Forse i toni sarebbe meglio che cambiassero". E sulla richiesta del prestito da parte dell'azienda: "Il diritto a chiederlo esiste. Il decreto prevede però che ci sia una trattativa per l'erogazione dei finanziamenti di questo livello. La trattativa secondo me dovrebbe concentrarsi su due punti. Primo che si tratta di un'azienda che gestisce una concessione e quindi il rispetto degli impegni sulle tariffe credo sia rilevante, e secondo è un'azienda che ha un contenzioso con lo Stato. Immagino che questi temi vadano risolti".