Autostrade, mossa di Atlantia contro il governo: stop agli investimenti e minaccia di passare alle vie legali
Il Cda ha deciso che il finanziamento a sua disposizione di 900 milioni di euro verrà usato solo per le manutenzioni
Atlantia e governo ai ferri corti su Autostrade. Dal Cda straordinario dell'azienda, infatti, arriva l'annuncio di uno stop agli investimenti, con soldi che verranno usati solo per le manutenzioni. Inoltre c'è la minaccia di una battaglia legale per la questione delle concessioni che continua a non sciogliersi.
In una nota, il Cda di Atlantia, "pur continuando a confidare in una rapida e positiva soluzione della vicenda", ha deciso di utilizzare il finanziamento a sua disposizione di 900 milioni di euro per garantire manutenzioni e investimenti per la sicurezza della rete, nel rispetto di tutti gli obblighi esistenti, "rinviando di conseguenza la realizzazione di altri investimenti una volta rinvenute le necessarie dotazioni finanziarie".
Ai legali della società viene dato mandato per "valutare tutte le iniziative necessarie per la tutela della societa' e del Gruppo, visti i gravi danni". La nota sostiene che non è ancora pervenuta alcuna risposta alla proposta formale inviata da Autostrade per l'Italia (Aspi) al ministero delle Infrastrutture e Trasporti lo scorso 5 marzo, che aveva l'obiettivo di trovare una soluzione condivisa relativamente al procedimento di contestazione in corso ormai da quasi due anni.
Atlantia spiega che "sta sostenendo tutti gli oneri per la costruzione del nuovo ponte di Genova (ormai completato) e ha immediatamente attivato i risarcimenti a persone e imprese, esternalizzando inoltre il sistema di ispezione delle infrastrutture". Ma "la situazione di incertezza continua purtroppo a protrarsi, pur avendo autorevoli esponenti dell'Esecutivo manifestato pubblicamente, fin dallo scorso febbraio, la propria disponibilità a valutare le proposte di Aspi, e dichiarato inoltre, a fine aprile, l'avvenuta conclusione dell'analisi del dossier", continua la nota.
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