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Addio a Mory Kanté, voce dell'Africa nel mondo e della hit "Yéké yéké"

Aveva 70 anni. Soprannominato "il griot elettrico", era assurto alla notorietà internazionale nel 1987 grazie al brano

Si è spento a 70 anni Mory Kanté, uno dei più noti musicisti e voci dell’Africa. Nato in Guinea, era discendente di una delle più note famiglie di poeti cantori del paese (i griot). Una tradizione che aveva fatto propria, modernizzandola e usando la kora elettrica: grazie a questo è stato soprannominato "griot elettrico". E' diventato celebre ovunque nel 1987 con la canzone "Yéké Yéké", singolo africano più venduto al mondo con oltre un milione di copie. E' morto in un ospedale della capitale Conakry dove era stato ricoverato a causa dell'aggravarsi della malattia di cui soffriva da tempo.

Mory Kanté, uno dei protagonisti della world music

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Nato nel 1951 a Kissidougou, in Guinea, Mory era il più giovane di 38 fratelli. Dopo essere stato educato secondo la tradizione dell’etnia Mandinka, frequentò la scuola francese dove imparò a suonare il balafon, strumento emblema della famiglia Kanté.

A 7 anni venne mandato presso uno zio a Bamako, capitale del Mali, per essere iniziato alla tradizione griot. Nel 1984 partì per la Francia, e dopo alcune difficoltà iniziali dovute al suo status di immigrato privo di cittadinanza tenne molti concerti riscontrando una crescente popolarità che culminò nel 1987 con l’incisione di “Yéké Yéké”, che gli consentì di entrare al primo posto nella classifica di Billiboard. Durante la sua carriera ha pubblicato 10 album in studio, l'ultimo è stato "Sabou" nel 2004.



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