Coronavirus, il Veneto taglia il traguardo degli zero contagi
Complessivamente in Italia ci sono meno di 10mila ricoverati in ospedale: è la prima volta dal 14 marzo
Sanificazione, frecce sul pavimento e pulizie: così a Milano i negozi si preparano per l'apertura
Il Veneto ha raggiunto gli zero contagi, in anticipo rispetto alle previsioni. Lo annuncia il professor Andrea Crisanti, sottolineando che "questo è il risultato di un lavoro che ha visto in prima linea la Regione, l'Università di Padova e l'Azienda Ospedale di Padova". Lo zero contagi fa riferimento ai dati della giornata di giovedì, mentre quelli diffusi dalla Protezione civile, che assegnano 8 contagi al Veneto, sono riferiti a mercoledì.
Meno di 10mila ricoverati in Italia Complessivamente nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati altri 642 casi di coronavirus e 156 nuovi decessi. Continua a salire il numero dei guariti: 2.278 in più, per un totale di 132.282. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 640, 36 meno di mercoledì.
Per la prima volta dal 14 marzo in Italia ci sono meno di 10mila ricoverati. Secondo i dati della Protezione civile sono infatti 9.269 i ricoverati con sintomi e 640 i ricoverati in terapia intensiva, per un totale di 9.909. E' la prima volta dal 14 marzo. Il picco di ricoverati era stato di oltre 33 mila.
In Lombardia 316 nuovi casi e 65 decessi in 24 ore In Lombardia ci sono 319 positivi in più al coronavirus (di cui 38 nella sola città di Milano) per un totale che arriva così a 86.091. Si registrano nelle utlime 24 ore 65 decessi (stesso numero del giorno prima) mentre i guariti e i dimessi sono 207. Sono stati effettuati più tamponi (14.702) riseptto a mercoledì (quando erano stati 11.508).
Inps: tra marzo e aprile 47mila morti in più L'Inps intanto mette in guardia sull'attendibilità del numero di decessi per coronavirus. Secondo i dati diffusi dall'ente, tra gennaio e febbraio i morti in Italia sono stati 114.514, ovvero 10.148 in meno rispetto ai 124.662 attesi, mentre tra marzo e aprile i morti sono stati 156.429, ovvero 46.909 in più rispetto a quelli attesi. Il numero dei decessi registrati come dovuti al coronavirus sono stati invece 27.938. I circa 20mila di differenza potrebbero secondo l'Inps essere da attribuire alla pandemia anche se ufficialmente non registrate come morti per coronavirus.
Salta la parata del 2 giugno Nonostante non ci siano ancora notizie ufficiali, sembra certo che la parata militare lungo i Fori Imperiali per la Festa della Repubblica del 2 giugno non si terrà. Sarebbe infatti questo l'orientamento prevalente, dopo una serie di incontrati e contatti tra la Difesa e il Quirinale. Allo stato attuale la cerimonia di Roma dovrebbe ricalcare quella, all'insegna della massima sobrietà, svoltasi il 25 aprile.
Nei centri commerciali afflusso all'80% I dati dei centri commerciali in Italia a partire nei primi tre giorni post "lockdown" da lunedì 18 maggio indicano che "l'80% dei visitatori rispetto allo stesso periodo del 2019 ha scelto di tornare a frequentare fin da subito i propri centri commerciali". Lo afferma il gruppo del settore Igd. Secondo Igd "attualmente oltre il 90% dei punti vendita risulta aperto ed operante, mentre i rimanenti si stanno organizzando per aprire quanto prima". Le strutture del gruppo, quotato alla Borsa di Milano, "non hanno mai chiuso durante il lockdown, garantendo i servizi primari (generi alimentari, farmacie, ottica e altri) ed adottando ogni misura necessaria ad operare in piena sicurezza".
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